In vista dell’annunciata protesta civile, diverse minacce sono state inviate alla televisione H1, ai suoi dipendenti, ma anche ai familiari dei dipendenti tramite social network ed e-mail.
In un post su Twitter, qualcuno con il nome utente @JerinaOpicena ha scritto: “Sabato, quando @N1infoBG inizia a incitare alla guerra civile, attacca @N1infoBG, ferma il programma, non usare la violenza, buttali tutti in strada. Nessuno può farlo. affari illegali in Serbia, diffusione del fascismo, appello alla guerra civile. Se il Paese non reagisce, #Mi333 lo faremo”.
sabato quando @ N1infoBG iniziato a incitare la guerra civile, attaccando @ N1infoBG fermare il programma, non ricorrere alla violenza, buttarli tutti in piazza.
Nessuno può fare affari illegalmente in Serbia, diffondere il fascismo, invocare la guerra civile.
Se il Paese non reagisce
#Mi333 noi pic.twitter.com/IEwXmpSnqG— Opičena Jerina (@JerinaOpicena) 2 dicembre 2021
In un altro messaggio che è arrivato all’indirizzo email della redazione, una persona che si è presentata come Simo Perić ha scritto: “Hai le mie informazioni. Non un profilo falso. Voglio dire che domani non piangerai per quello che è successo o per quello che è successo alle persone che ami.” amore. Tu, tu, H1 sei la causa, la ragione e sarai la vittima. Non ci credi?”
H1 Television ha allertato l’agenzia competente e il Gruppo di lavoro permanente sulla sicurezza dei giornalisti di questa minaccia.
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