Un villaggio italiano scompare sott’acqua. Tutto ciò che rimane è lo slanciato campanile

La storia del paese, il cui nome tedesco è Curon im Vinschgau, inizia nel Medioevo. Il campanile, che è tutto ciò che resta del borgo, fu costruito intorno al 1300 e ricorda essenzialmente gli eventi accaduti al luogo. Nell’Ottocento si stava elaborando un progetto con lo scopo di abbassare il livello del vicino lago.

Tuttavia i lavori furono interrotti a causa di calamità naturali, poiché nel giugno 1855 si verificò un enorme scioglimento della neve. L’acqua dei due laghi che ora costituiscono la diga del Lago di Resia è straripata dal bordo della diga e ha inondato diversi paesi.

Meno di un secolo dopo, si cominciò a pensare alla costruzione di dighe che potessero trattenere l’acqua e anche produrre energia. Per Curon Venosta fu però una condanna a morte, poiché l’intero villaggio scomparve a causa di un progetto sottomarino.

Foto: Profimedia.cz

In inverno si può pattinare sulla diga.

Nonostante ciò, però, i lavori non hanno potuto essere portati a termine con successo. Pertanto gli abitanti del villaggio hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Ma non per molto. La costruzione iniziò finalmente nel 1947 e fu completata tre anni dopo. I residenti disperati hanno perso le loro case senza alcun risarcimento.

Il campanile che attualmente svetta dalla superficie della diga è considerato una sorta di simbolo della Val Venosta e per questo attira l’attenzione dei turisti. Il paesaggio alpino è particolarmente apprezzato dai ciclisti in estate, che durante le loro passeggiate possono passare davanti alla torre. Secondo il sito ufficiale dell’Alto Adige, qui conduce uno dei percorsi ciclabili più visitati d’Europa, che prosegue fino a Merano.

Foto: Profimedia.cz

In estate la zona è frequentata dai ciclisti.

In inverno, ovviamente, questa zona vi invita a sciare. Sul lago ghiacciato si può pattinare o praticare il cosiddetto ice surf, simile al windsurf sul ghiaccio.

Vincent Ramsey

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