Ucraina.- La Francia conferma di non ricevere più gas russo tramite gasdotto

L’Italia aumenta fino al 50% di riduzione della fornitura dalla Russia

MADRID, 17 giugno. (STAMPA EUROPEA) –

La società che gestisce la rete di trasporto del gas in Francia, GRTgaz, ha annunciato venerdì che il paese non riceverà più gas russo tramite gasdotto da mercoledì, a causa della fine della fornitura dalla Germania, anche se ha escluso che potrebbe esserci un incidente . e ha segnalato un rimbalzo energetico proveniente dalla Spagna.

GRTgaz ha spiegato che nei primi cinque mesi di quest’anno i flussi di gas dalla Germania sono diminuiti di oltre il 60 per cento su base annua. All’inizio dell’anno erano circa 60 gigawattora, quasi il 10% della capacità prevista per l’impianto.

Tuttavia, la Francia non prevede alcun tipo di impatto, in gran parte dovuto all’aumento degli afflussi di gas naturale liquefatto – sono aumentati del 66 per cento -, all’avvio di nuovi progetti. La società francese stima che le riserve di gas siano coperte per il 56 per cento e che, per l’estate, i consumi dovrebbero essere inferiori.

Un altro fronte su cui fa affidamento la Francia è quello dei Pirenei, dove il punto di collegamento con il nord, dalla Spagna, è salito a oltre 100 gigawattora dal 1 marzo, con un picco di 220 gigawattora in alcuni giorni di maggio, secondo il rapporto. Dichiarazione GRTgaz.

L’azienda resta “in allerta” per la seconda metà dell’anno e prevede che, in un inverno “normale”, l’equilibrio tra domanda e offerta di gas sarà garantito anche con un’interruzione totale dell’approvvigionamento dalla Russia. Tuttavia, “in caso di influenza intensa o tardiva”, non esclude di dover attivare qualche tipo di azione per ridurre i consumi o attivare una clausola che gli permetta di chiudere il rubinetto per determinati clienti.

GRTgaz non ha menzionato una possibile causa per la fine delle forniture di gas russe, ma questa settimana la società Gazprom ha confermato una drastica riduzione della fornitura attraverso il gasdotto Nord Stream, chiave nelle consegne in Germania e, per estensione, nel resto della regione . Europa.

TAGLIO IN ITALIA

Anche l’Italia sta prestando attenzione a questi tagli, al punto che la società Eni ha fatto sapere questo venerdì che riceverà solo il 50 per cento della cifra contrattata. Sia Gazprom che il governo russo sostengono che questi tagli non hanno nulla a che fare con considerazioni politiche, ma derivano piuttosto da complicazioni tecniche.

Giovedì a Kiev il primo ministro italiano Mario Draghi ha dato per scontato che tale scusa fosse una “menzogna”, dicendo che Mosca stava usando il gas politicamente. Non sorprende che la Russia richieda già a tutti i clienti stranieri provenienti da paesi “ostili” di rispettare il sistema di pagamento per pagare le forniture in rubli.

Daniel Jensen

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