L’Italia sequestra due imbarcazioni che stavano soccorrendo i migranti

Martedì è stata sequestrata nel porto di Palermo la nave Alan Kurdi dell’organizzazione tedesca Sea-Eye e mercoledì è stata sequestrata anche la nave Aita Mari dell’organizzazione umanitaria spagnola Salvamento Marítimo Humanitario.

Le autorità hanno giustificato la chiusura della nave tedesca con irregolarità non specificate, che secondo loro avrebbero potuto mettere in pericolo la sicurezza dell’equipaggio e degli eventuali passeggeri.

“La detenzione delle nostre navi costituisce un atto di molestia volto a fermare le missioni di salvataggio di civili in mare”, ha affermato il portavoce di Sea-Eye Julian Pahlke. Secondo lui il sequestro per violazione della sicurezza è stato un atto “strano” perché la nave era appena stata sottoposta ad un’ispezione generale.

Autorità tedesche: nessun motivo per effettuare arresti

Anche il Ministero dei Trasporti tedesco si è schierato dalla parte dell’organizzazione no-profit, affermando che le autorità italiane non hanno segnalato alcuna grave violazione del codice della strada che possa giustificare il fermo della nave. “Le autorità tedesche sono in stretto contatto con l’armatore e le autorità italiane per chiarire la situazione”, ha affermato il ministero.

Mercoledì, quando la nave spagnola è stata sequestrata, gli italiani hanno litigato per “carenze tecniche e normative”, ha riferito l’agenzia DPA.

Ad aprile, il governo italiano ha annunciato che, a causa della diffusione del coronavirus, avrebbe chiuso i suoi porti alle navi di organizzazioni non governative che salvano i migranti dalle imbarcazioni nel Mar Mediterraneo, in particolare al largo delle coste libiche. La nave Alan Kurdi ha poi incontrato difficoltà a causa del divieto, poiché non aveva un posto dove sbarcare i 150 migranti soccorsi. Dopo due settimane gli è stato finalmente permesso di trasferirli su un traghetto italiano, dove sono stati poi sottoposti a due settimane di quarantena.

Anche Malta ora non accetta migranti dalle navi delle organizzazioni umanitarie.

Una nave che trasportava migranti cercava invano un porto

Lance Norris

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