L’incredibile Alfa Romeo Giulia “retromod” ha ruote lavorate a CNC e un prezzo audace

Il termine “restomod” è certamente familiare ai fedeli lettori di Garage. Insomma, si tratta di auto d’epoca, solitamente importanti o iconiche, a cui i proprietari hanno deciso di dare nuova vita, non rinnovando le classiche, ma dotandole di moderne tecnologie. Un’auto del genere ha ancora lo stile e l’estro del buon vecchio “demolitore”, ma non c’è bisogno di aver paura della tecnologia antica e talvolta complessa.

Foto: ErreErre Fuoriserie

Una moderna Giulia Quadrifoglio che indossa un ‘completo’ ispirato al suo predecessore degli anni ’60? Potrebbe essere descritto come un restomod inverso, ma le carrozzerie italiane lo chiamano semplicemente “retromod”

Tuttavia, la carrozzeria italiana ErreErre Fuoriserie lo fa in modo un po’ diverso, o al contrario. “RR Custom Production”, come è liberamente tradotto il nome dell’azienda, prende la moderna Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e “indossa” una carrozzeria personalizzata ispirata all’originale Alfa Giulia, ovvero la Tipo 105, prodotta tra il 1962 e il 1977.

Questo è anche uno dei motivi per cui le persone di ErreErre descrivono la loro creazione non come un restomod, ma come un “retromod”. Proprio nella parte anteriore, quattro luci rotonde attirano l’attenzione, dove l’esterno ha un diametro maggiore rispetto all’interno, ovviamente, proprio come nella realtà.

Le luci fanno parte della striscia nera della mascherina, incastonata nei classici segmenti triangolari caratteristici di Alfa Romeo. Modifiche furono apportate anche al cofano, che presentava un profilo più rettilineo e una nuova “colonna vertebrale” stretta che correva lungo la sezione centrale.

Foto: ErreErre Fuoriserie

Il corpo ridisegnato è completamente realizzato in carbonio. In termini di design, si riferisce a marchi di auto d’epoca degli anni ’60 e ’80 del secolo scorso. Ma la maggior parte dei designer si ispira alla Giulia originale, prodotta tra il 1962 e il 1977.

Guardando questa mod retrò di lato, possiamo vedere i parafanghi anteriori allargati che sembrano sporgere nella linea verticale delle porte, che rimanda ancora una volta al passato. Sorprendentemente, anche il tetto ha ricevuto piccole modifiche, sebbene la struttura di base rimanga la stessa. Alla fine, abbiamo visto uno spoiler decente. Nuove prese d’aria sui parafanghi sono apparse dietro le ruote posteriori.

La parte posteriore è ancora una volta basata sull’originale degli anni ’60, ovvero dei primi anni ’70, molto più spigoloso nel complesso rispetto alla moderna Giulia. Vediamo anche i gruppi ottici posteriori rettangolari, sopra i quali si trova lo spoiler nascosto della ribalta della quinta porta. Nella parte inferiore troviamo poi il diffusore in carbonio, nel quale sono stati integrati due terminali di scarico circolari posti centralmente.

Foto: ErreErre Fuoriserie

Ci sono molti elementi “retrò”, come lo spoiler situato non solo sul cofano del bagagliaio, ma anche sul bordo terminale del tetto, gli anziani saranno sicuramente contenti del classico design “telefonico” da 19 pollici. ruota

Naturalmente, vale la pena menzionare le nuove ruote da 19 pollici di nostra produzione, realizzate con tecnologia CNC. Anche in questo caso, il riferimento alla classica vettura Alfa Romeo è ben visibile grazie al classico motivo di numerosi fori circolari punteggiati lungo il bordo, che ricordano i vecchi telefoni che molti di noi ricordano ancora dalla nostra infanzia.

È interessante che la Giulia Quadrifoglio sia stata completamente intatta in questo senso da un punto di vista tecnico: l’affilato sei cilindri biturbo da 2,9 litri continua a sviluppare 510 CV e 600 Nm. Questa potenza viene quindi incanalata esclusivamente alle ruote posteriori tramite un cambio manuale a sei marce o un cambio automatico a otto marce.

Anche gli interni sono rimasti intatti, anche se la carrozzeria sostiene che, su richiesta del cliente, sarà lieta di modificare gli interni secondo le sue idee. Questa Giulia Quadrifoglio retrò mod sarà costruita in quantità di soli dieci pezzi per ora, a seconda del livello di interesse per il progetto, l’azienda finirà per costruire più pezzi.

La domanda sorge spontanea: vale la pena? ErreErre Fuoriserie richiederà più di 196.000 euro tasse escluse (4,1 milioni di CZK) per questo ambizioso progetto. Vale la pena ricordare qui che il prezzo non include un’auto donatrice per la conversione: ogni cliente deve portare la propria Giulia Quadrifoglio alla sede di Torino. Il che significa almeno mezzo milione in più.

Ve la immaginate la vostra Giulia Quadrifoglio ricostruita così?

La stessa Giulia è una buona macchina, non vedo motivo per modificarne l’aspetto

Lo adoro, è un omaggio all’originale

Non mi piace affatto questo “restomod inverso”.

VOTAZIONE CHIUSA: Hanno votato in totale 754 lettori.

Lance Norris

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