Italia: svastica deposta nella bara durante i funerali nazisti

Le immagini scaglionano ben oltre il semplice contorno del confine italiano. Al termine del servizio funebre per Alessia Augello (44), ex attivista fascista del gruppo di Forza Nuova, sulla sua bara è stata sventolata una bandiera con una svastica.

Questo fatto è avvenuto lunedì 10 gennaio scorso, proprio davanti alla chiesa di Santa Lucia che si trova nel centro della capitale, Roma. Girato dall’edificio accanto all’edificio religioso, il video dura 42 secondi guarda quimostra anche un corteo che circonda la bara mentre esegue un omaggio romano.

Come ricordano i nostri colleghi de Le Figaro, gli stessi gesti sono stati fatti dai neofascisti italiani alle cerimonie in onore dei militanti morti. Per la cronaca, Benito Mussolini, il fondatore del fascismo, governò l’Italia dall’ottobre 1922 fino alla fine della dittatura nel luglio 1944.

Chiesa arrabbiata

Profondamente imbarazzata da questa scena, la cui viralità è cresciuta sui social, la Chiesa d’Italia ha moltiplicato i segnali di rabbia. Il parroco don Alessandro Zenobbi e il parroco che ha presieduto la messa di congedo hanno prontamente pubblicato un comunicato in cui spiegano che l’incidente è avvenuto a loro insaputa.

“Preghiamo e consoliamo parenti e amici (…) purtroppo per quanto osservato fuori dalla chiesa al termine della celebrazione, è avvenuto senza il permesso del parroco, né del sacerdote celebrante, nessuno dei quali sapeva cosa fosse andando avanti (…) Esprimiamo il nostro profondo dolore, delusione (…) I messaggi trasmessi sono lontani dai valori incarnati in Cristo”, hanno affermato.

Entrambi gli uomini hanno il sostegno della diocesi di Roma, il cui vescovo non è altro che papa Francesco. “Il Vicario di Roma si rammarica profondamente per quanto accaduto ieri davanti alla Parrocchia di S. Lucia, all’insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi, ciò è avvenuto senza alcun segno o manifestazione che potesse predire quanto accaduto dopo”, si legge nel comunicato.

Il quotidiano La Repubblica riporta che non è la prima volta che succede in Italia. Così, lo scorso marzo, questa volta è stato schierato lo stendardo della Mezzaluna, simbolo del “movimento politico”, gruppo neofascista nato negli anni ’80.

Jacqueline Andrus

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