Giovedì si è dimesso un segretario di Stato nel governo di Mario Draghi, esponente della Lega Matteo Salvini che ha suscitato polemiche per aver voluto dare ai parchi pubblici il nome del fratello di Mussolini.
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“Ho deciso di dimettermi”, ha scritto in una lettera aperta citata dai media, il Segretario di Stato per l’Economia e le Finanze, che ha affermato di aver fatto “errore” e disse a se stesso “Pronto a pagare il prezzo”. “Io non sono fascista e non sono mai stato fascista”, si è difeso. Da tre settimane questo fedele tra Salvini, il cui partito di estrema destra fa parte di un’ampia coalizione guidata da Draghi, è oggetto di inviti alle dimissioni perché vuole regalare un parco a Latina una località balneare vicino Roma. che rappresentava, prende il nome dal fratello del Duce, Arnaldo Mussolini.
La polemica sull’opportunità di ribattezzare il parco dedicato ai giudici siciliani Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, assassinati dalla mafia, per dargli il nome di Arnaldo Mussolini (1885-1931), ha fatto scalpore sia a sinistra che a sinistra. a sinistra, a destra, e anche nelle file della Lega stessa. In effetti, i moderati della Lega non sono d’accordo con tali annunci stridenti che seducono il fascismo e minano gli sforzi di demonizzazione del partito.
L’epopea di valorizzazione della palude pontina
Matteo Salvini dal canto suo diviso giovedì sera in omaggio a Claudio Durigon, che “Lasciò il suo incarico per amore dell’Italia e della Lega”. Claudio Durigon, 49 anni, è nato a Latina, nel cuore dell’ex Palude Pontina, una zona paludosa a una sessantina di chilometri a sud di Roma, restaurata in epoca fascista. I suoi nonni erano tra i tanti braccianti agricoli poveri del Veneto (nord-est) che vi venivano portati per partecipare alle opere igienico-sanitarie e poi sfruttare la terra. L’epopea della bonifica delle Paludi Pontine fu glorificata dal fascismo, che gode ancora di un’immagine favorevole presso alcuni abitanti della regione.
Eletto deputato al Parlamento nel 2018, Claudio Durigon è stato nominato Segretario di Stato per gli Affari Sociali nel governo di Giuseppe Conte, che guida la coalizione tra Movimento 5 Stelle e Lega.
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