Uno sguardo ai 5 grandi film del regista italiano Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino è un frequentatore abituale della famosa scalata di Cannes, poiché sette dei suoi otto film sono stati proiettati nella Selezione Ufficiale. Diamo uno sguardo ai cinque film più famosi della sua carriera professionale.

Il famoso regista italiano Paolo Sorrentino ha recentemente presentato il suo ultimo lungometraggio dal titolo Partenope al Festival di Cannes il 21 maggio. Nelle sue produzioni precedenti, Sorrentino ha dimostrato un occhio attento per il panorama politico, come evidenziato nei suoi film Il Divo nel 2008 e Silvio e altri nel 2018. Artista napoletano, riesce a presentare in immagini lo splendore di Roma Bellezza la Grande nel 2013 e ha sollevato il tema della vecchiaia nel 2013 Giovane adulto nel 2015. La serie televisiva, Il giovane papa E Il nuovo papa , trasmesso tra il 2016 e il 2020, incentrato su temi di potere spirituale. Nel 2021, il regista si è rivolto al suo passato con il suo racconto autobiografico intitolato mano di Diodisponibile su Netflix.

“Il Divo” (2008): figura politica controversa

Nel Il Divo, il regista adotta il personaggio di Giulio Andreotti, figura molto nota nel panorama politico italiano, conosciuto come “l’Inossidabile”. Presidente del Consiglio italiano per sette volte e senatore a vita, fu coinvolto in diversi scandali che coinvolsero la mafia, il Vaticano e l’omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Pertanto, la sua immagine è controversa. L’inquadratura iniziale del film di Sorrentino raffigura un ritratto barocco di Andreotti, mostrandolo con numerosi aghi di agopuntura in faccia per alleviare il mal di testa.

“La Grande Bellezza” (2013): omaggio a Fellini

Vincitore dell’Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 2014, Grande Bellezza è un omaggio al film di Federico Fellini, Bella vita, pubblicato nel 1960. In quest’opera Sorrentino raffigura brillantemente il trambusto di Roma. La storia parla di uno scrittore, Jep Gambardella, che per mancanza di ambizione ha prodotto un solo libro, ambientato nella città di Roma con i suoi aspetti a volte banali, a volte poetici.

“Youth” (2015): una storia sull’invecchiamento

Girato in Svizzera, Giovane adulto è un racconto sognante e positivo sul passare del tempo. Questo film riunisce tre mostri sacri del cinema: Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda. I protagonisti, Fred e Mick, entrambi in pensione, ripensano al loro passato, con molto umorismo e cinismo. Sorrentino ci offre un film affascinante, vibrante, colorato e toccante. Selezionato al Festival di Cannes nel 2015, questo lungometraggio è punteggiato da numerosi tocchi di poesia e trasgressione.

“Silvio e l’altro” (2018): uno sguardo critico su Berlusconi

Nel Silvio e altri, Sorrentino fornisce un ritratto feroce dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi, noto per la sua stravaganza, provocazione e ossessione per la seduzione. Il regista, grazie alla sua macchina da presa, mette in risalto questo mondo rumoroso e appariscente. I funzionari di palazzo, che lusingano l’ego di Berlusconi, sono un elemento importante in questo quadro.

“Hand of God” (2021): una storia adolescenziale

Nel 2021 Sorrentino ha consegnato la sua opera più personale mano di Dio. Il film è un racconto autobiografico che ripercorre gli anni dell’adolescenza a Napoli, segnati dall’amore per il calcio e le donne. Diego Maradona, allora stella del calcio, è una figura importante nel film. Il regista, colpito anche dalla tragica morte dei suoi genitori, si è rammaricato solo di non aver potuto mostrare il film alla persona che gli ha dato il senso di una nuova vita, il calciatore argentino.

Bonus: “Giovane Papa” e “Nuovo Papa” (2016-2020)

Il giovane papa, uscito nel 2016, ha segnato il debutto televisivo di Sorrentino. La serie immagina il ritorno di un Papa reazionario, con un lato molto rock’n’roll, interpretato dall’attore Jude Law. Le riprese del film ricordano i dipinti italiani di Caravaggio. Sorrentino continua il resto della serie, Il nuovo papaè stato rilasciato nel 2020. Ci riimmergiamo negli intrighi del Vaticano e della fede, con John Malkovich che interpreta il nuovo Papa, Giovanni Paolo III, un personaggio indifferente, ansioso, tormentato e dispendioso.

Jacqueline Andrus

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