Un ex membro delle Brigate Rosse, denunciato dall’Italia per terrorismo e arrestato lunedì in Francia, è stato posto sotto controllo giudiziario martedì 20 luglio, in attesa dell’esame delle procedure di estradizione, che potrebbe richiedere diversi anni. fonte. Maurizio Di Marzio, 61 anni, è stato arrestato lunedì e poi trattenuto prima di essere portato davanti alla Corte d’Appello di Parigi martedì.
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«La Procura Generale ha notificato al sig. Di Marzio sulla richiesta di estradizione europea e sul mandato di catturaemesso dall’Italia contro di lui, poi l’ex attivista di sinistra è stato posto sotto controllo giudiziario, afferma questa fonte. A Maurizio Di Marzio è stato espressamente vietato di lasciare la Francia metropolitana e l’obbligo di “presentare i propri documenti di identità e orari due volte al mese presso la stazione di polizia“, ha aggiunto questa fonte. Il mandato a suo carico dovrà essere nuovamente notificato entro mercoledì nel corso di una breve udienza pubblica.
Già arrestato nel 1994
L’ex brigadiere, il cui mandato d’arresto scade il 10 maggio, era fuggito davanti alla rete a fine aprile contro altri nove ex attivisti di sinistra rivendicati dall’Italia. Non è più attivamente ricercato dalle autorità francesi, hanno riferito all’AFP fonti a conoscenza della questione a giugno. Ma l’8 luglio l’Alta Corte di Roma ha stabilito che il mandato era in definitiva a tempo indeterminato, decisione ritenuta “opportunistico» dal suo avvocato e contro il quale si appella.
Tutti questi ex attivisti, che hanno ricostruito le loro vite in Francia, sarebbero stati condannati da Roma per il loro coinvolgimento, molto dibattuto, negli attacchi perpetrati al loro Paese negli anni ’70 e ’80, soprannominati “anno di piombo».
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Maurizio Di Marzio è stato oggetto del resto dell’esecuzione – cinque anni e nove mesi – con una pena detentiva di 14 anni, in particolare per il suo ruolo nel tentato sequestro nel 1982 di un viceprefetto della polizia di Roma, Nicola Simone, gravemente ferito nell’attacco. Arrivato in Francia all’inizio degli anni ’90, dopo aver scontato sei anni di reclusione in questo caso, era già stato arrestato nel 1994, ma la procedura di estradizione è stata interrotta.
La corte d’appello deve pronunciarsi entro il 29 settembre sulla fondatezza delle richieste di estradizione dei nove attivisti arrestati ad aprile – sette uomini e due donne di età compresa tra 63 e 77 anni – poi rilasciati sotto il controllo del tribunale. Tutti sono contrari.
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