Il successo inaspettato del film italiano C’è ancora domani suscitò il primo interesse in Francia. Uscito lo scorso autunno in Italia, questo lungometraggio è stato diretto da Paola Cortellesi sa come affascinare il pubblico e superare anche le grandi produzioni hollywoodiane come Barbie. Ma cosa c’è da sapere su questo fenomeno cinematografico che sta conquistando tutta Italia?
Due ore di durata, girato in bianco e nero, questo dramma storico sfida ogni previsione. Con un successo senza precedenti in Italia, ne fu incuriosito più di cinque milioni di telespettatori dalla sua uscita lo scorso ottobre. Un film che racconta la vita quotidiana in modo toccante Deliauna madre alle prese con la violenza patriarcale nell’Italia del dopoguerra, suscitò interesse in tutto il Paese, tanto da essere accolta in molte scuole nel dibattito organizzato.
Questo mercoledì 13 marzo 2024, C’è ancora domani (Questo è ancora domani) arrivò in Francia con un’aura di successo, ma anche critiche contrastanti.
Il mio film è una storia d’amore ma non un classico.
Paola Cortellesi, intervistata da AFP mercoledì 8 marzo 2024
Questa commedia in stile italiano immerge il pubblico nella commovente vita quotidiana Delia, una madre che vive nel dopoguerra dove esistono ancora tracce del fascismo nella società. Il film esplora la brutale realtà della violenza patriarcale mentre Delia, una casalinga romana, si sottomette al marito brutale e autoritario. Ivano, interpretato da Valerio Mastandrea.
La storia segue Delia nelle sue interazioni con la sua famiglia e l’ambiente. Dai commenti sessisti per strada agli schiaffi in camera da letto, questo film lo descrive vari aspetti della violenza e oppressione che Delia affronta ogni giorno.
Ma nel bel mezzo dello scontro, Delia trovò un momento sulla calma e sulla speranza. Incontri con amici e sconosciuti premurosi, nonché ricevimenti da una lettera misteriosa, risvegliando in lui il desiderio di un futuro migliore. È in questi momenti di resilienza e sogno che il film trova la sua forza, offrendo un invito alla riflessione domande su genere, potere e libertà in una società in continua evoluzione.
Film femminista?
C’è ancora domani È stato ampiamente classificato come un film femminista grazie alla sua esplorazione dei temi violenza patriarcale e da emancipazione della donna. Paola Cortellesi, regista e attrice protagonista del film, ha chiaramente dichiarato la sua intenzione di restituire voce per una donna normale e per evidenziare le sfide che devono affrontare in una società dominata dal patriarcato.
Viene realizzato il personaggio di Delia, interpretato dalla Cortellesi questa lotta di emancipazione. Anche se Delia si sveglia ogni giorno sotto le percosse del marito e deve affrontare pressioni oppressive a livello sociale e familiare, trova comunque la forza di sognare un futuro migliore. Questa potente rappresentazione di una donna che rifiuta di sottomettersi alla violenza e all’oppressione è al centro del messaggio femminista del film.
“Voglio raccontare la storia di una donna che non è spinta dal desiderio” di emancipazione, fa marcia indietro il regista. “La sua consapevolezza non è stata un percorso politico, ma qualcosa di istintivo. È consapevole che gli schemi patriarcali si ripeteranno e sua figlia cadrà nella sua stessa trappola” ha sottolineato Paola Cortellesi all’AFP l’8 marzo.
Tuttavia, le recensioni iniziali erano ancora contrastanti e alcuni mettevano in dubbio la natura femminista del film, sottolineando che, nonostante le sue lodevoli intenzioni, il film a volte può virare verso una caricatura e mancare di sottigliezza nella gestione delle questioni di genere. Bisognerà aspettare mercoledì 13 marzo per avere la prima risposta dei francesi riguardo a questo film uscito nelle sale. 5 milioni di presenze in Italia.
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