Sospetti di corruzione nel Parlamento Ue – raid a Bruxelles

La polizia belga ha effettuato 16 raid intorno al Parlamento europeo a Bruxelles. Secondo la Procura si tratta di riciclaggio di denaro e corruzione in relazione allo Stato del Golfo, che le autorità non hanno specificato nei dettagli. Tuttavia, alcuni media hanno riferito che dovrebbe essere il Qatar.

Sequestrati 600.000 euro in contanti

L’ufficio del procuratore ha detto che quattro persone sono state arrestate durante il raid. Sequestrati circa 600.000 euro in contanti, computer e cellulari.

I raid erano mirati specificamente ai dipendenti dei parlamentari dell’UE. Ciascuno dei 705 deputati eletti dei 27 Stati membri dell’UE dispone di diversi membri dello staff.

Il vicepresidente del Parlamento europeo viene arrestato

Inoltre, in serata, è stata arrestata la vicepresidente del Parlamento dell’Unione Europea Eva Kaili. Ad Atene, il Partito Socialista di Grecia (Pasok), di cui è membro l’arrestato Kaili, ha annunciato nella tarda serata di venerdì che il politico è stato “espulso dal partito”.

Il 21 novembre, Eva Kaili si è rivolta al Parlamento europeo sui Mondiali in Qatar. In esso, ha descritto l’evento sportivo come la prova “che la diplomazia sportiva può portare un cambiamento storico in un Paese le cui riforme hanno ispirato il mondo arabo”. Ad esempio, il Qatar ha svolto un ruolo pionieristico nei diritti dei lavoratori.

Gli altri sono stati catturati

Tra le quattro persone arrestate in precedenza c’erano membri dello staff parlamentare del Gruppo socialista al Parlamento europeo (S&D), che è anche partner del vicepresidente del Parlamento di Kaili. Arrestato anche l’ex eurodeputato socialista italiano Pier Antonio Panzeri, capo di una ONG e dirigente sindacale, entrambi cittadini italiani.

Un contributo sostanziale ai cittadini in Parlamento?

Secondo l’ufficio del pubblico ministero, la polizia belga sospetta da diversi mesi che lo Stato del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni politiche ed economiche del Parlamento europeo. Si dice che ingenti somme di denaro o regali simili siano stati distribuiti tra persone in Parlamento che ricoprivano posizioni politiche o strategiche.

Il servizio stampa del Parlamento dell’Unione Europea non ha voluto commentare i raid quando richiesto. Tutto quello che ha detto è stato che la stanza stava collaborando pienamente con la polizia belga.

Con informazioni da AFP e dpa

Jackson Cobbett

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