Rinviata la seduta dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili

Eva Kaili, l’eurodeputata sospettata di aver ricevuto ingenti somme di denaro per fare pressioni sul Qatar, non si è presentata come previsto all’udienza preliminare a Bruxelles mercoledì. L’eurodeputato greco è una delle quattro persone accusate di partecipazione ad organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro che compariranno davanti a un giudice.

L’ufficio del procuratore federale ha confermato che Kaili ha chiesto un rinvio e che comparirà invece il 22 dicembre. Ha anche annunciato che “la sessione preliminare ha confermato la custodia cautelare” del compagno di Kaili, Francesco Giorgi, e dell’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri. Intanto Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale di Non c’è pace senza giustizia, “resta in custodia cautelare ma con il braccialetto elettronico”.

Kaili e altri tre sospetti sono stati arrestati nell’ambito di una “importante indagine” avviata dalla polizia belga su una presunta operazione per influenzare il processo decisionale del Parlamento europeo che prevedeva “ingenti somme di denaro” e “grandi doni”. . Altri due sospetti trattenuti nel fine settimana dalla polizia belga sono stati rilasciati.

Il titolo di vicepresidente del Parlamento europeo di Kaili è stato revocato martedì dai suoi stessi colleghi, con 625 voti a favore e un solo contrario. Kaili è una delle numerose persone che sono state arrestate nell’ambito di una “importante indagine” e accusate di partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro. I suoi beni sono stati confiscati dalle autorità greche.

L’avvocato di Kaili in Grecia, Michalis Dimitrakopoulos, ha detto che il suo cliente era innocente e non aveva “nulla a che fare con le tangenti del Qatar”. Altri due sospetti detenuti dalla polizia belga sono stati rilasciati e non prendono parte al processo.

Dall’arresto a sorpresa di Kaili venerdì, in cui sarebbe stato colto in flagrante, la polizia belga ha effettuato più di 20 perquisizioni e sequestrato più di 1,5 milioni di euro in contanti. La polizia ha anche “congelato” le risorse informatiche di dieci membri del personale del Parlamento europeo per evitare la perdita di dati chiave che potrebbero essere utili per le indagini. Diversi uffici parlamentari, sia a Bruxelles che a Strasburgo, anche a Kaili, restano sigillati.

La perquisizione è stata effettuata anche in Italia, dove vivono la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, e la loro figlia, Silvia Panzeri. Il Belgio chiede l’estradizione delle due donne, come riportato dall’agenzia di stampa italiana ANSA.

Mentre lo scandalo della corruzione continua a crescere, aumenta il controllo sul gruppo S&D, la famiglia politica in cui Kaili siede come eurodeputato socialista. La leadership S&D ha ordinato a molti dei suoi membri di ritirarsi dagli archivi legislativi chiave nel corso dell’indagine.

Nonostante Kaili sia stato rimosso da S&D e dal suo ruolo di vicepresidente, per ora manterrà il suo titolo di deputato al Parlamento europeo. La revoca dello status di rappresentanti democraticamente eletti può essere effettuata solo attraverso la legge nazionale, in questo caso la legge greca.

Nel frattempo, il governo del Qatar ha preso le distanze da Kaili e dalla conseguente tempesta politica. “Qualsiasi associazione da parte del governo del Qatar con le affermazioni riportate è infondata e gravemente disinformata”, ha affermato in una nota la missione del Qatar presso l’Unione europea.

Daniel Jensen

"Pop culture geek. Passionate student. Communicator. Thinker. Professional web evangelist."