Il governo italiano giovedì ha generalizzato gli obblighi sul lavoro delle tessere sanitarie che sarebbero richieste sia nel settore pubblico che in quello privato, hanno annunciato i ministri al termine di una riunione dell’esecutivo.
“Stiamo estendendo l’obbligo del ‘pass verde’ (nome del permesso sanitario in Italia, ndr) a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, e lo facciamo per due importanti motivi: rendere questi luoghi più sicuri e per rendere ancora più forte la campagna. le nostre vaccinazioni”Lo ha detto ai giornalisti il ministro della Salute Roberto Speranza.
A partire dal 15 ottobre sarà necessaria una “porta verde” in tutti i luoghi di lavoro, dispositivo che esclude quindi solo pensionati, casalinghe e disoccupati.
L’obiettivo di questa misura: aumentare il più possibile i tassi di vaccinazione prima dell’insorgenza dell’influenza, che rischia di favorire una recrudescenza delle malattie infettive. In questa fase, quasi il 75% della popolazione di età superiore ai dodici anni è stato vaccinato, ovvero 40,46 milioni di persone.
Anche nella professione medica i vaccini, ancora obbligatori nel settore, incontrano ostacoli: la Federazione nazionale degli ordini dei medici (FNOMCEO) ha così confermato giovedì all’Afp che 728 medici sono attualmente sospesi per non vaccinati.
Per quanto riguarda gli insegnanti, il 93,1% era completamente vaccinato o aveva ricevuto almeno la prima dose, mentre il 6,7% era in attesa di questa prima dose o di una singola dose di vaccino Johnson & Johnson. , secondo il governo.
La decisione del governo in merito “un insieme di 23 milioni di lavoratori, tutto il capitale umano del Paese”, ha sottolineato Renato Brunetta, Ministro di Stato per l’Apparato Civile.
L’Italia è stato il primo Paese europeo ad essere gravemente colpito dalla pandemia, che ha ucciso più di 130.000 persone nella penisola e che nel 2020 ha causato la sua peggiore recessione dal dopoguerra.
La decisione di generalizzare le licenze sanitarie è il risultato di lunghe discussioni tra il governo, i partiti politici che compongono la grande coalizione di governo e le parti sociali (sindacati e datori di lavoro). L’assenza di un permesso sanitario sarà soggetta a sanzioni severe, ma non fino al licenziamento.
Il ministro Speranza ha chiarito che il test sarà gratuito solo per le persone esentate dalla vaccinazione per motivi medici.
L’Italia non è il primo Paese europeo ad adottare un provvedimento del genere. In Grecia, dal 13 settembre, i dipendenti non vaccinati nei settori pubblico e privato devono essere testati a loro spese una o due volte alla settimana a seconda della loro professione. In Slovenia da mercoledì è obbligatoria anche la tessera sanitaria per il lavoro.
In altri paesi come la Francia, tali permessi sono obbligatori per i dipendenti che si occupano del pubblico.
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