La cantante Milva, una delle grandi interpreti della canzone italiana, è morta all’età di 81 anni a Milano (nord) dopo una lunga malattia e dopo più di cinquant’anni di una carriera molto versatile che lo ha reso un artista riconosciuto in tutto il mondo.
“La sua voce ha suscitato profonde emozioni per un’intera generazione. Un grande italiano, un artista che, partendo dalla sua amata terra, è salito sulla scena internazionale, globalizzando il suo successo e portando in alto il nome del suo Paese. ‘Goro pantera’” , assegnato dal ministro della Cultura italiano, Dario Franceschini, come è diventata nota questo sabato la sua morte.
Soprannominato così per la sua città natale nel nord-est del Paese, ma anche come “Milva, la rossa”, per via del colore rossastro dei suoi lunghi capelli e per il titolo di una delle sue canzoni più famose, l’artista è morto ieri a Milano, dove viveva con la sua segretaria e sua figlia, secondo i media statali, sono rimasti scioccati dalla scomparsa di uno dei membri del quartetto d’oro delle voci femminili italiane degli anni ’60 e ’70 insieme alle mistiche Mina, Iva Zanicchi e Orietta Berti .
Nato a Goro, un piccolo comune di 3.000 abitanti dell’Emilia Romagna, l’artista è stato decorato dai governi italiano, francese e tedesco ed è diventato un cantante molto apprezzato a livello internazionale: ha venduto più di 80 milioni di dischi ed è l’artista italiano con il maggior numero di dischi registrati, registrati, 173 tra album in studio, album live e da collezione.
Con uno stile incredibilmente versatile, Milva viaggia attraverso generi musicali molto diversi grazie alle sue capacità e talenti interpretativi unici, dalle canzoni popolari alle più intense, e ha uno dei suoi più grandi successi con Giorgio Strehler e la sua interpretazione musicale delle opere di Bertolt. Brecht.
Contemporaneamente ha registrato collaborazioni indimenticabili con artisti come Astor Piazzolla, Ennio Morricone, Mikis Theodraks, Vangelis, Enzo Jannacci e Franco Battiato.
Ha partecipato 15 volte al Festival di Sanremo, che nel 2018 gli ha assegnato un riconoscimento alla carriera collezionato dalla figlia e il 26 marzo ha ricevuto il vaccino contro il coronavirus.
“Sono stato vaccinato perché tengo alla mia vita e a quella degli altri. Fai lo stesso. Dobbiamo tornare alle nostre vite precedenti e abbracciare i nostri cari. Insieme possiamo sconfiggere questo virus”, ha scritto in seguito su Facebook, secondo ai media.
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