Ci vogliono non meno di quarantanove persone per realizzare il progetto. Un fotografo, un addetto agli oggetti di scena, tre truccatori, decine di comparse e, come headliner, Eric Judor. Ma cosa è successo tra la serena rue du Nile ei rigogliosi giardini della Fondazione Cartier? Cortometraggio, reportage, terza stagione “Emily in Paris”? Niente si avvicinava: gli assurdi professionisti riuniti in quel momento, da Hervé le Tellier, Prix Goncourt 2020, a Nicolas e Bruno, direttori del programma cult “Informative Messages”, prepararono… un fotoromanzo, dal titolo impossibile “Guacamole Voodoo. “. Come ? Un romanzo fotografico? Le sue pose congelate, i suoi dialoghi artificiosi, la sua sciocca storia d’amore? Così: mai del tutto abbandonato ma tenuto segreto o confinato alla pressione del cuore, il fotoromanzo offre una nuova età dell’oro, con pubblicazioni umoristiche, artistiche o documentarie. Con la sua mania per i fumetti, il fascino vintage e l’educazione all’immagine che i social network portano, il tempismo perfetto per questo e la disciplina con il suo fascino vecchio stile è stata persino ordinata in una grande mostra al Mucem di Marsiglia nel 2018.
“Tante facce assurde e buffe”: Eric Judor, protagonista del fotoromanzo scritto da Fabcaro
Il fotoromanzo è una tragedia greca
L’anno prima, Fabcaro ha preso in giro questa bluette in “E se l’amore è amore” (6 piedi sotto).
« Cambia immagine ex
Questo articolo è riservato agli abbonati.
Per saperne di più, approfitta delle nostre offerte a partire da 1€
Ho provato senza impegno
Scegliendo un abbonamento a questa promozione, accetti il deposito di cookie analitici da parte di Google.
- Pagamento sicuro
- Nessun impegno
- Accesso al servizio clienti
“Unable to type with boxing gloves on. Total alcohol enthusiast. Unapologetic thinker. Certified zombie junkie.”