Laurent Ruquier (“Ieri, oggi, domani”): “Non credo che dovremmo dare una possibilità a tutti”

Come apparirà il set sul gancio TV?
Si potrebbe pensare che il dibattito sugli hook TV sia innocuo, ma non lo è. Avremo anche Jenifer, la persona che ha superato il tele-hook, Daniel Guichard, apparso su “Le jeu de la chance” negli anni ’60 e ’70 (sul primo canale ORTF, ndr) ma anche Soan, vincitore di “Rising Star” non particolarmente adatto a questo tipo di emissione. Avremo anche ospiti contro prostitute televisive, come Christophe Conte, e altri come Bruno Berberes, noto nella nostra comunità perché è lui che seleziona spesso i candidati.

Cosa impareremo sugli hook TV che non sapevamo già?
Ad esempio, torneremo all’origine del nome di un gancio TV o radio. Inizialmente c’erano candidati che venivano strangolati per il collo con un uncino per smettere di cantare e scendere dal palco. E abbiamo le foto! Troviamo un’immagine in bianco e nero in cui vediamo il candidato che viene espulso, preso da questo gancio. Certo, le cose sono cambiate. In questi giorni, c’è “Star Academy”, “The Voice”… Ma la nuova forma di tele-hooking non è fondamentalmente Tik Tok, Instagram e tutto il resto? Molti artisti vengono scoperti in questo modo e i talent show di oggi fanno ampio uso dei social network per trovare i loro candidati.

Opinioni sul ritorno di “Star Academy”?
Mi piace “The Voice” o “Star Ac'”. Mentirei se dicessi il contrario. Preferisco “Nuova stella”. Molti artisti di talento, come Julien Doré, Christophe Willem, sono partiti da lì.

Il programma che presenti che è probabilmente il più vicino a un tele-hook è “On n’demande qu’en rire”. Ti piacerebbe rilanciarlo in un momento in cui l’umorismo è di gran moda in TV e radio?
Se il canale me lo chiede, sarò felice di farlo. Hai ancora bisogno di trovare la formula giusta? Avremmo la stessa libertà oggi, saremmo in grado di lasciare che Jérémy Ferrari lo disegnasse oggi come potevamo allora. Sappiamo che i social network a volte hanno dei vantaggi, ma hanno anche degli svantaggi. L’umorismo, infatti, è minimamente unificante. Crediamo che unisca ma non per niente. Non tutti ridono della stessa cosa e oggi abbiamo rapidamente creato un mini-scandalo vignetta che non ha lasciato altro che umorismo.

Quindi “solo” la stringa “vai” mancante?
Non se ne discute. Sono arrivato all’età in cui non busso davvero alle porte con i progetti. Non sono un produttore televisivo. Ho questa opportunità, mi evita di dover parlare troppo con registi diversi (ride).

Jacqueline Andrus

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