L’albero di Natale è già acceso in Vaticano. A Pope piacciono sia il Natale consumistico che quello commerciale

Papa Francesco ha ringraziato i rappresentanti dei comuni italiani per le loro donazioni. Figure nate da Sutria scolpite nel legno.

Anche oggi il Vaticano ha dato il via alla cerimonia la seconda culla, donata dal Guatemala, è esposta nella sala papale di Paolo VI. La scena natalizia, secondo Francesco, fa riscoprire “la vera ricchezza del Natale”, diversa “da quella tisica e commerciale”.

Piazza San Pietro in Vaticano quest’anno, originariamente doveva essere decorato con cipressi bianchi alti 54 metri dalle montagne d’Italia. Tuttavia, poco prima del disboscamento, gli ambientalisti hanno avvertito che l’albero ha più di 200 anni, cresce nelle riserve naturali e anche questa specie è protetta dalla legge.

Il taglialegna ha rinunciato a tagliare all’ultimo minuto. Il Rosello Village deve farlo scegliere un altro albero, che viene poi decorato con i prodotti dei pazienti di una struttura di riabilitazione psichiatrica.

Il Papa ha brevemente riflettuto sul simbolismo attuale dell’albero di Natale. “Come un albero, anche l’uomo ha bisogno di radici. Perché solo ciò che è radicato in un terreno buono rimane saldo, cresce, matura, sopravvive al vento che lo scuote, e diventa fondamento per chi lo guarda. Ma senza radici, niente di tutto questo accade: senza una base solida, una persona rimane traballante. È importante mantenere le radici, nella vita e nella fede”. dichiarato

Lo ha annunciato oggi anche la Chiesa cattolica italiana nell’ambito delle misure di allentamento contro la diffusione del coronavirus reintrodurre la stretta di mano a messa, che simboleggia la pace.

Al culmine della pandemia, questo movimento è stato cancellato durante la convention. L’anno scorso è stato restaurato solo in parte, le persone dovevano guardarsi negli occhi o annuire invece di stringersi la mano.

Lance Norris

"Avid organizer. Hipster-friendly bacon evangelist. Friend of animals everywhere. Entrepreneur."