La storia di Ameli Popovych, la ragazza ucraina diventata virale con la sua canzone sull’attentato nel suo paese | spettacolo di lumache

Ameli Popovych è una cantante e creatrice di contenuti digitali che ha 4 milioni di follower sul suo canale YouTube. La sua canzone “I draw my life” è stata l’idea dei suoi genitori, Pablo e Malvina, di esprimere il loro dolore per il bombardamento dell’Ucraina e chiedere alla Russia di porre fine alla guerra.

In un’intervista a Noticias Caracol, il vecchio ha raccontato i dettagli del video musicale diventato virale.

Giovanni Vega: Di chi è stata l’idea della canzone e com’è stato il processo di composizione?

Malvina (la madre di Ameli): Da noi come genitori. Siamo ucraini e ci rifugiamo in Italia dal 2014 quando è iniziato il primo conflitto tra Ucraina e Russia, dopo di che le cose si sono un po’ calmate, ma abbiamo deciso di restare in Italia. Abbiamo scritto questa canzone dove esprimiamo la nostra storia, l’abbiamo fatta due anni fa, ma non abbiamo deciso di pubblicarla fino ad ora. Vladimir Putin ha iniziato con il tema della guerra.

Giovanni Vega: I testi sono commoventi, parlano di bambini in Ucraina che non hanno chiesto la guerra e l’hanno vissuta. Quale messaggio vuoi dare al mondo, in particolare ai bambini ucraini?

Azioni: Che non potevano arrendersi in nessun momento, dovevano andare avanti perché se si fossero arresi il mondo avrebbe potuto finire.

Malvina (la madre di Ameli): Vogliamo che le cose cambino in modo che le persone possano tornare a casa ed essere libere. Per noi i bambini sono le persone più gentili di questo mondo, ma hanno ragioni migliori di qualsiasi adulto. Ameli ha pianto mentre cantava la canzone perché si trovava in questa situazione difficile e voglio trasmettere come si sente il bambino. Sono il nostro futuro e dovrebbero sapere cosa è successo. Non vogliamo ripetere la storia o gli errori e per questo devono conoscere la verità. Questa canzone cerca di dimostrare che vogliamo essere liberi dicendolo con parole sane.

Giovanni Vega: La canzone è diventata virale. Che messaggio ti stanno mandando e da quale paese?

Paolo (il padre di Ameli): Questa canzone ha superato il milione di visualizzazioni. I commenti sono troppi perché non ci aspettiamo che tutti si uniscano e stiano dalla parte dell’Ucraina. Dal nord del mondo al sud ci hanno inviato messaggi in lingue che non conoscevamo e grazie ai traduttori abbiamo potuto rispondere e leggere i messaggi. Anche su Facebook diverse persone hanno condiviso il video, quasi 300.000 reazioni e la canzone è stata anche tradotta in più lingue.

Giovanni Vega: Ameli, cosa ti piace di più della musica e qual è il tuo sogno?

Azioni: Amo tutte le canzoni che ho fatto, come “Estate”, “I draw my life”. Da grande voglio diventare una star della musica.

Giovanni Vega: Quale messaggio vorresti inviare in Colombia?

Malvina (la madre di Ameli): Grazie per averci ascoltato siamo lieti che il nostro messaggio sia arrivato in Colombia e in tutto il mondo. Speriamo che questa guerra e tutte le guerre finiscano. Come esseri umani, meritiamo di essere felici e anche i nostri figli.

Jacqueline Andrus

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