MADRID, 21 marzo (EUROPA PRESS) –
Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, afferma di avere la coscienza “pacifica” dopo l’affondamento di una barca con circa 200 migranti al largo delle coste della Calabria, in Italia, che ha ucciso 86 persone.
“Riguardo ai fatti di Cutro, la mia coscienza è completamente tranquilla. Spero che siano tranquille anche le coscienze di chi usa la morte dei poveri come propaganda”, ha difeso davanti al Senato italiano, come riportato dal quotidiano ‘La Repubblica’. ‘.
A questo proposito, la Meloni ha affermato davanti al Senato che non ci sono “alcuni elementi” che il governo italiano possa “fare di più”. Tra i cadaveri rinvenuti nei sobborghi di Crotone vi erano diversi minorenni.
“Non possiamo aspettare impotenti il prossimo naufragio”, ha puntualizzato, aggiungendo che “i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa”, quindi dobbiamo lottare “con forza” contro il traffico di esseri umani bloccando la partenza delle navi, lavorando anche con i Paesi di origine come con l’aumento dei rimpatri.
Meloni ha fatto notare che “l’immigrazione di massa danneggia chi ha diritto alla protezione internazionale e non può ricevere assistenza perché le quote sono coperte da chi arriva illegalmente”. “Credo che la maggior parte degli italiani sia con me (in questo)”, ha detto.
Il premier italiano ha anche ribadito davanti al Senato, prima di recarsi al Consiglio europeo, in programma il 23 e 24 marzo, che “lo Stato di bandiera che finanzia le Ong deve assumersi qualche responsabilità”.
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