Investimenti esteri in Italia e sicurezza fiscale attraverso strumenti potenti

L’Amministrazione finanziaria italiana chiarisce le condizioni per l’utilizzo dello strumento di richiesta di decisione fiscale per la gestione preventiva dei rischi fiscali in caso di investimenti da parte di non residenti.

L’Amministrazione Finanziaria Italiana, attraverso la Circolare n. 7/E del 28 marzo 2023, fornisce nuovi chiarimenti sullo strumento per richiedere decisioni in merito ai nuovi investimenti previsti da realizzare da parte di non residenti sul territorio italiano. Questo strumento innovativo, introdotto da diversi anni nell’ordinamento italiano, si inserisce nel meccanismo di gestione preventiva dei rischi fiscali e mira a fornire strumenti avanzati nella sua gestione, ispirati alla logica di rafforzamento della cooperazione tra fisco e contribuenti.

Si tratta soprattutto di una richiesta cautelativa (“interpelo”) che gli investitori esteri possono presentare all’Agenzia delle Entrate in merito a progetti di investimento significativi che intendono realizzare in Italia, vale a dire progetti di investimento suscettibili di generare ricadute positive sul “sistema Paese” in termini di entrate fiscali, occupazione e crescita economica. Questo programma di investimenti deve essere sostenibile, generare benefici significativi in ​​termini occupazionali e avere un impatto positivo in termini di gettito fiscale italiano.

Gli investimenti realizzati in Italia non possono essere inferiori a 15 milioni di euro (tale limite si applica alle richieste di decisioni relative a nuovi investimenti presentate dopo il 1° gennaio 2023, anche se riguardano investimenti realizzati prima di tale data).

Ma quali sono i vantaggi di effettuare una richiesta del genere? Gli investitori non residenti possono formulare preventivamente domande specifiche per conoscere, ad esempio, il regime fiscale applicabile al progetto di investimento da realizzare in Italia o ottenere dettagli sul regime fiscale applicabile, ad esempio, ai dipendenti da assumere. distaccati in Italia nell’ambito di un investimento di capitale, ovvero per la restituzione in Italia di beni e beni precedentemente depositati all’estero, ovvero a condizione che siano imposte operazioni di acquisizione di partecipazioni, o ancora l’eventuale creazione di una stabile organizzazione in Italia di investitori esteri.

L’amministrazione competente dovrà rispondere entro 120 giorni (in alcuni casi è possibile una proroga di ulteriori 90 giorni) e la sua risposta, come per le decisioni fiscali francesi, sarà vincolante per l’amministrazione fiscale in caso di successivi controlli da parte di altri eventuali organi . sotto l’amministrazione fiscale italiana che deve coordinarsi con il servizio che fornisce la decisione.

Questa circolare attribuisce grande importanza alle idee di investimento rilevanti e al loro impatto sull’occupazione in Italia.

Concetti di investimento rilevanti

In generale, nella relativa definizione di investimento rientra qualsiasi progetto volto a realizzare in Italia iniziative di carattere economico e di carattere sostenibile: comprende, infatti, attività finalizzate alla ristrutturazione di un’impresa in crisi, all’ottimizzazione o alla razionalizzazione di un’azienda. complessi aziendali esistenti in Italia, nonché partecipazioni al patrimonio di una società. Questa tipologia di investimenti comprende anche il rimpatrio dei beni da parte di un soggetto che li ha precedentemente ricollocati all’estero, il rientro di tale soggetto e il trasferimento della residenza fiscale del soggetto estero in Italia. Inoltre, l’investimento in questione può essere relativo anche ad operazioni di investimento o di acquisto di beni purché l’investitore incoraggi la realizzazione o la prosecuzione di attività di carattere economico in Italia. Si tratta quindi di una definizione molto “aperta” di investimenti rilevanti, che comprende anche gli investimenti non “tradizionali” realizzati in Italia.

Implicazioni occupazionali

I piani di investimento devono avere un impatto positivo immediato e diretto sui livelli occupazionali; in particolare, l’impatto degli investimenti sull’occupazione è significativo, sia in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, sia in termini di mantenimento o protezione dei posti di lavoro minacciati, soprattutto nel contesto delle acquisizioni di aziende in difficoltà.

Documentazione

È importante presentare idonea documentazione a supporto della domanda (con dettaglio anno per anno per tutta la durata prevista del piano di investimenti), riguardante l’importo dell’investimento previsto, l’impatto significativo dell’investimento sull’occupazione e l’impatto atteso . impatti positivi in ​​termini di gettito fiscale derivanti immediatamente e direttamente dall’attuazione del piano di investimenti (quali stime relative a maggiori entrate derivanti da maggiori ritenute ai fini IRPEF a seguito di un aumento, mantenimento o mancato calo dei livelli occupazionali). La valutazione della pertinenza di tale documentazione e delle informazioni fornite si basa su un’analisi caso per caso, a seconda delle circostanze di fatto concrete evidenziate nella richiesta.

La circolare fornisce chiarimenti anche riguardo al rapporto tra i dueinterpelo in merito ai nuovi investimenti e agli altri strumenti di compliance fiscale (es. compliance collaborativa e accordi pregressi) previsti dal sistema fiscale italiano.

In collaborazione con Ignazio La Candia, Dottore Commercialista e Partner Associato Pirola Pennuto Zei & Associati

Jacqueline Andrus

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