Secondo il server Venezia.comi cui operatori lottano contro lo “spopolamento” di Venezia, in città si registrano ufficialmente 49.304 residenti, mentre i posti letto offerti da alberghi, pensioni e privati sono già quasi 400 in più.
Solo quest’anno da aprile a settembre i posti letto sono aumentati di 1.097. Nello stesso periodo il numero dei residenti permanenti è diminuito di 61 unità.
Matteo Secchi, fondatore del citato sito, ha calcolato che tra il 1997 e il 2022 Venezia ha perso in media 2,4 residenti al giorno. “Questa città non è più nostra, siamo una minoranza. “I nostri numeri stanno diminuendo, ma ci sono sempre più turisti”, ha avvertito.
“I politici a livello cittadino e nazionale dovrebbero proteggerci, ma non fanno nulla. Proteggere i nostri cittadini significa proteggere Venezia, perché questa città non ha futuro senza la sua gente”, ha continuato Secchi.
“Se le cose continuano così senza che noi facciamo qualcosa, Venezia non sarà più una città”, ha aggiunto.
I critici sottolineano anche il fatto che metà della popolazione di Venezia ha più di 60 anni, mentre solo 9.000 hanno meno di 18 anni. Si dice che il tasso di mortalità in questa città sia tre volte superiore al tasso di natalità.
Il Comune ha approvato la tariffa
Martedì sera il municipio ha finalmente reagito approvando ufficialmente l’idea a lungo discussa di far pagare l’ingresso al centro storico della città.
Dalla prossima primavera i turisti giornalieri dovranno pagare 5 euro (circa 125 corone), mentre la tariffa verrà addebitata solo nei giorni festivi e nei fine settimana.
Pertanto, nei giorni a pagamento, i visitatori della città dovranno acquistare un biglietto elettronico e avere il codice apposito sul proprio cellulare. Se non lo dimostrano durante l’ispezione, saranno soggetti ad una multa fino a 300 euro (7.400 CZK).
Secondo il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è necessario regolamentare l’ingresso dei visitatori in determinate giornate. “Ma questo non significa che la città chiuderà. Venezia sarà sempre aperta a tutti”, ha sottolineato Brugnaro.
Venezia inizierà a far pagare i biglietti d’ingresso dal prossimo anno. Come il primo al mondo
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