Il simbolo della musica estiva italiana Dolce Vita

Playlist estiva con musica italiana. Da Zucchero a Domenico Modugno, ecco la hit italiana “Dolce Vita”, per farti sentire come se fossi in vacanza in Italia.

1. Sapore in vendita – Gino Paoli (1964)

Per una canzone che ci ricorda una vacanza siciliana al mare, Sapore di Sale è il candidato perfetto. Questa canzone ha spinto Gino Paoli tra i cantanti popolari in Italia dopo la sua uscita nel 1964. Scritta in Sicilia, a Capo d’Orlando, la canzone rimane saldamente radicata nella cultura popolare come simbolo della Dolce Vita. Dal cinema, con il film 5×2 di François Ozon, alla pubblicità, con Pénélope Cruz, per la compagnia di crociere Costa, tutti si ispirano Sapore nelle venditeanche il grande Ennio Morricone, che lo ha arrangiato lui stesso.

2. Baila Morena – Zucchero (2001)

Come non parlare di questo successo del rocker-coroner italiano Zucchero. In Francia, il grande pubblico lo ha assimilato alle vacanze estive, soprattutto dopo il film Les Bronzés 3, che ha permesso al singolo di raggiungere il primo posto nelle vendite in Francia nel 2006, oltre a ottenere un disco d’oro. . In precedenza, il titolo della cantante che oggi ha 64 anni occupava anche la prima posizione nelle classifiche di Spagna e Italia, prima di conquistare la scena internazionale con una versione ri-registrata in spagnolo con il gruppo messicano nel 2004 Baila Morena, o l’incarnazione della moda che non è senza tempo.

3. Nel blu dipinto di blu – Domenico Modugno (1958)

Con la hit scritta nel 1958 ed eseguita da Domenico Modugno, cominciò a prendere forma l’esaltazione dello stile di vita “italiano”. Nell’immaginario collettivo questa musica rimanda al paesaggio intero, alla costa della penisola, all’arte dell’ozio e del riposo. È anche una manifestazione della cultura italiana all’estero.
Il track record di Nel blu dipinto di blu è straordinario: dopo aver conquistato la scena italiana dopo la sua uscita vincendo il festival di San Remo, la canzone si è affermata in Europa con il terzo posto all’Eurovision. Ma il suo successo non si fermò qui e attraversò l’Oceano Atlantico. La canzone fu l’unica canzone non in lingua inglese a vincere ai Grammy nel 1959 (disco e canzone dell’anno). Ha anche raggiunto il numero uno nella Billboard Hot 100 per 5 settimane, è stato votato singolo dell’anno ed è stato seguito da Dalida, Sinatra, Barry White, Bowie e Pavarotti, tra gli altri.

4. Buona idea – Pino d’Angio (1981)

Questo primo rap funky europeo ricorderà sicuramente ad alcuni i loro giorni in discoteca. My quale idea di Pino d’Angio esce nel 1981 e raggiunge subito la fama in tutte le discoteche d’Europa, soprattutto in Francia e Italia. Con 2,5 milioni di vendite e il numero uno nelle classifiche di Belgio, Francia, Italia, Inghilterra e anche Argentina, questa canzone ha avuto una grande influenza negli anni ’80.
I suoi ritmi da discoteca e i suoi bassi sono ideali per le notti estive, e le sue canzoni di successo faranno ballare più di un turista fino alla fine della notte.

5. L’enormità – Andrea Laszlo De Simone (2020)

Per concludere con una nota più calma e fresca, ecco le scoperte del 2020. Immensità è infatti il ​​nome dell’EP del cantante 34enne torinese Andrea Laszlo De Simone. L’artista, una sorta di incrocio tra il moderno Frank Zappa e l’italiano Sébastien Tellier, fonde nei suoi quattro nuovi titoli il pop e un lirismo quasi incantevole. L’atmosfera anni ’60/’70 con un tocco di modernità vi farà sicuramente venir voglia di rilassarvi su una sdraio tutto il giorno e fino a sera.

Jacqueline Andrus

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