La Federazione Internazionale degli Scacchi (Fide) ha bandito la Russia, a causa dell’invasione dell’Ucraina. Questa decisione è tutt’altro che aneddotica, poiché lo stato domina nella disciplina. E la linea di demarcazione tra giocatori pro e anti-Putin non è mai stata così netta.
Diversi scontri sulla scacchiera sono stati circondati da un’aura di rivalità ancora maggiore tra Anatoli Karpov e Garry Kasparov. E, sullo sfondo della guerra in Ucraina, la sensibilità politica dei due grandi maestri russi, in contrasto con il loro stile di gioco, rilancia un duello che dura da più di quarant’anni.
Nemico dello sport e della politica
Sportivamente, lo scontro è culminato nella leggendaria e controversa finale del campionato del mondo, che doveva essere andata in scena due volte, tra il 1984 e il 1985, prima che Kasparov vincesse suo fratello.
Ideologicamente, Karpov era un sostenitore dell’attuale regime russo, ricorda il sito di notizie spagnolo : è membro del partito Russia Unita, ed è apparso più volte nelle commissioni parlamentari preposte alle relazioni internazionali. “Da quando era alla Duma, ha usato con successo la sua posizione politica come leva per fondare non meno di 46 scuole di scacchi in tutto il mondo”. Il suo avversario Kasparov, originario di Baku, è invece un vecchio avversario di Vladimir Putin. Installato a New York per dieci anni, condannò rapidamente l’invasione guidata dalle truppe russe dal 24 febbraio.
Fulmine negli sport russi
Mentre i due ex campioni del mondo prendevano posizione, la Federazione Internazionale Scacchistica (Fide) ha messo al bando la Russia, conformandosi a sanzioni, in particolare europee e americane, se non adottate nel mondo dello sport o della cultura. Una decisione ancora più sorprendente, l’analisi Washington Post, Che cosa “gioco [d’échecs] storicamente una parte dell’identità nazionale russa”.
Nel dettaglio, la Fide ha precisato in un comunicato stampa del 27 febbraio che tutti i tornei ufficiali che si sarebbero tenuti in Russia o in Bielorussia sono stati sospesi. Tra questi le prestigiose Olimpiadi, una competizione biennale in cui i giocatori gareggiano nella squadra nazionale, che si terrà a Mosca quest’estate. Inoltre, le partnership e i contratti di sponsorizzazione vengono risolti con tutte le società statali o collegate russe e bielorusse e i giocatori non potranno partecipare a tornei ufficiali con questo colore (la dimensione, che nel caso della Russia, è tutt’altro che senza precedenti : dopo le sanzioni in caso di doping, i giocatori prendono la bandiera neutra della Fide in gara
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Hugo Florent
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