Il ministro degli Esteri César Landa sarà ricevuto da papa Francesco lunedì prossimo, 17 ottobre

Il Ministero degli Affari Esteri informa, via Twitterche il Vaticano ha confermato che papa Francesco accetterà il cancelliere Cesare Landa, Lunedì prossimo, 17 ottobre.

L’incontro con il Papa avverrà nell’ambito di un “viaggio di lavoro” che il ministro degli Esteri inizierà oggi, giovedì, in Belgio e proseguirà in Francia, Italia, Vaticano, e si concluderà in Messico.

Va detto che questo incontro con padre originariamente previsto con il presidente Castello di Pietro. Tuttavia, dopo che il Congresso repubblicano non ha approvato il viaggio del presidente previsto tra il 12 e il 18 di questo mese, il segretario di stato convocherà questa riunione a nome del capo di stato.

Interpellanza

Dalle ore 9, invece. oggi la sessione plenaria del Congresso ha approvato l’accoglimento della mozione interpellante presentata dall’assemblea Aggiornamento del popolo nei confronti del Ministro degli Affari Esteri, che deve rispondere alle relazioni diplomatiche con Repubblica Democratica Araba Saharawicosì come il discorso del presidente castello di pietro prima dell’ONU.

Pochi giorni fa, il portavoce del caucus Renovación Popular, Jorge Montoya, ha dimostrato di Notizie RPP che l’interpellanza al Cancelliere risponda al suo ruolo di responsabile del Governo in materia internazionale.

Di conseguenza, ha messo in dubbio il discorso del presidente a Assemblea delle Nazioni Unite 20 settembre scorso.

“Sebbene il presidente sia colui che dirige la politica estera, ha sicuramente il sostegno di Cancelleria. Ciò che rende possibile che negli ultimi 50 anni la politica estera sia stata mantenuta in una linea di sicurezza molto alta, la fiducia con gli altri paesi. Quello che ha fatto è stato cambiare questa politica per l’instabilità”, ha detto.

In seguito ha anche criticato il fatto che il governo avesse ripreso le relazioni diplomatiche con Repubblica Araba Democratica del Saharaindipendentemente dalle conseguenze che potrebbe avere per il Paese nelle sue relazioni con il Marocco, a causa del conflitto nel Sahara occidentale.

Daniel Jensen

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