il loro avvocato ha denunciato “un palese tradimento dello stato francese”

Nel gennaio 2019, in seguito all’arresto di Cesare Battisti, il più famigerato esule politico italiano in Francia (vi ha goduto di asilo per circa quindici anni), Matteo Salvini, leader di estrema destra italiano, allora ministro dell’Interno, aveva promesso di arrestarlo. “tutti che si rilassano all’estero”. A fine marzo 2022 i tribunali francesi hanno appena iniziato l’esame delle richieste avanzate dall’Italia. Il presidente Emmanuel Macron ha dato il via libera all’estradizione che la Francia ha finora rifiutato.

Per la sua decisione, dieci ex attivisti sono stati arrestati nell’aprile 2021, poi convocati in un tribunale di Parigi. Un duro colpo per Sergio Tornaghi, 63 anni, l’unico che ha accettato di parlare in “Affari Sensibili”. Condannato all’ergastolo in Italia per coinvolgimento in omicidio, colui che ha detto di esserlo “più francese che italiano oggi” presume il suo passato nelle Brigate Rosse, ma ha sempre negato con veemenza la partecipazione a qualsiasi azione militare.

D’altra parte delle Alpi, l’asilo offerto dalla Francia ha suscitato agitazioni che non si sono limitate ai ranghi della Lega Matteo Salvini, dove “non capisco perché un paese che dovrebbe essere un paese alleato ha protetto i criminali per così tanto tempo”. L’Italia ha quindi espresso soddisfazione, dopo quarant’anni le relazioni franco-italiane sono state complicate dalla cosiddetta “dottrina Mitterrand”.

Quarant’anni della “dottrina Mitterrand”

Negli anni ’90, i presidenti socialisti avevano promesso di non estradare gli esiliati politici italiani in cambio del loro rifiuto della lotta armata. L’impegno è stato preso da entrambe le parti, con due eccezioni vicine allo Stato: Paolo Persichetti è stato estradato in Italia nel 2002 e Cesare Battisti è fuggito nel 2004 prima di essere estradato. Nel 2008 lo stesso Nicolas Sarkozy ha rinunciato all’estradizione dell’ex brigadiere Marina Petrella a causa delle sue condizioni di salute.

È a questo impegno, per onorare la parola data, che il difensore della storia dell’ex brigata fa riferimento, con parole molto forti:

“Questo è un tradimento dello Stato francese, che ha preso un impegno con queste persone, che ha preso un impegno quarant’anni fa, ed è un impegno che ha subito. un tradimento, per le persone che, loro stesse, hanno onorato il patto.

Io Irène Terrel, avvocato di cinque ex spose

citato in “Affari sensibili”

Ora tocca al giudice decidere. I dieci rischiano di essere rimandati nei loro paesi d’origine, dove sono stati condannati in contumacia a dure pene. Probabilmente non conosceranno il loro destino per mesi.

Estratto da “Brigate Rosse: fine dell’esilio?”, documento da visionare il 28 marzo 2022 in “Sensitive Affairs”, rivista presentata da Fabrice Drouelle e coprodotta da France Télévisions, France Inter e INA basata sulla trasmissione originale di France Inter.

> Le repliche della testata giornalistica France Télévisions sono disponibili sul sito web di franceinfo e sulla sua applicazione mobile (iOS & Androide), la sezione “Riviste”.

Daniel Jensen

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