è sorpassare aspettato mesi ma no per questo motivo non più significativo. I Fratelli d’Italia, formazione di estrema destra guidata da Giorgia Meloni, sono già il primo partito italiano nei sondaggi, eliminando il leghista di destra Matteo Salvini. Il Capitano, che guida il voto in Italia dall’agosto 2018, è stato superato il mese scorso dall’uragano Meloni, ministro della Gioventù con Silvio Berlusconi e il cui partito giovanile è erede della tradizione postfascista delle sparizioni forzate del Sociale italiano. Movimento.
Il dato è prematuro, ma se confermato significherebbe il peggior incubo dei dirigenti della Lega, artefice di una delle metamorfosi politiche più radicali d’Europa. Salvini ha lasciato la Lega Nord fondata da Umberto Bossi, un prodotto locale, per trasformarla in un ariete per il populismo radicale di destra su scala nazionale. Nel 2013 la Lega Nord era al suo momento più basso con solo il 4% dei voti. A luglio 2019, poco prima di decidere di rompere il governo con il Movimento 5 Stelle, Salvini lo portava al 37,7% nel sondaggio. Non gli farebbe bene: senza poter forzare le elezioni anticipate, la pandemia, ma soprattutto il governo di unità nazionale di Mario Draghi, ha messo a nudo le contraddizioni di Salvini, che ha perso dieci punti in appena un anno e mezzo. Il grande beneficiario è la sua rivale e rivale: Giorgia Meloni, 44enne romana della Garbatella che condivide punto per punto l’ideologia ei metodi politici di Salvini.
Meloni, erede del Msi postfascista, condivide punto per punto ideologia e metodi di Salvini
L’agenzia Youtrend, che produce una media dei sondaggi ogni quindici giorni, ha confermato l’accensione. Se un mese fa si poteva dire che era un pareggio, il 9 settembre erano già a un punto di distanza. I Fratelli d’Italia salgono al 20,7% e la Lega scende al 19,8%. Se queste differenze si allargheranno e nulla cambierà fino a quando non ci saranno le elezioni politiche – previste in linea di massima nel 2024 – Meloni potrebbe diventare la prima candidata donna a Palazzo Chigi.
Motivo principale per sorpassare È stata la decisione di Meloni di essere l’unico partito dell’arco parlamentare italiano a rimanere contrario a Draghi, mentre Salvini, incoraggiato dagli attuali politici locali più moderati e sensibili alle pressioni imprenditoriali della sua formazione, non ha avuto scelta. coalizione. “Meloni può godersi quello che Salvini vuole fare. Deve frenare i suoi istinti più profondi, non può tirare troppi fili e deve controllare le sue lamentele”, afferma Gaetano Pecora, professore al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Luiss. Ad esempio: Meloni può criticare apertamente il passaporto sanitario, Salvini deve votare a favore in cambio di non lasciare il Governo dopo una telefonata del presidente del Consiglio. “E’ più fresco, dà una sensazione più autentica, mentre Salvini è prigioniero del cambiamento. Prima tifoso del nord Italia, ha tifato contro la nazionale. Allora gli italiani dicevano allora, adesso giocano moderati”, concorda con il giornalista storico Filippo Ceccarelli.
Liguista paga lo scotto del sostegno al governo di unità nazionale di Mario Draghi
I Fratelli d’Italia è un partito nato dalle ceneri del berlusconismo, quando il magnate fu messo alle strette dal potere dopo i suoi scandali sessuali e giudiziari. La storia si ripete, poiché la formazione, che prende il nome dall’inno nazionale italiano, nacque in opposizione al governo di Mario Monti. L’unico problema era che non aveva quasi nessuna spina dorsale nella regione, governando solo in Abruzzo. Per le elezioni comunali che si terranno a Roma ad ottobre, Meloni ha scelto come candidato uno sconosciuto conduttore radiofonico locale, Enrico Michetti, guidando di default le urne tra gli avversari.
Al Forum Ambrosetti, centro del dibattito politico ed economico italiano che si tiene ogni settembre a Cernobbio, Meloni e Salvini hanno posato la pipa della pace, si sono abbracciati e si sono impegnati a governare insieme. In caso di elezioni, entrambi i partiti di destra rimuoveranno il 40% dei voti. Ma fino ad allora potrebbe volerci molto tempo. Draghi – e se ne andò – hanno fatto così bene da essere chiusi nella loro stessa competizione. Intanto governava.
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