Un gruppo di studenti e professori di diritto costituzionale ha presentato questo venerdì, 5 novembre, nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa, un libro in onore del costituzionalista italiano Roberto Romboli. La redazione dell’opera è stata coordinata dal professor peruviano Gorki Gonzales e ne hanno scritto anche diversi professori della Pontificia Università Cattolica del Perù.
«L’opera scritta del professor Romboli costituisce un’area molto ampia di temi e questioni il cui baricentro deriva dalla sua riflessione sul ruolo dei giudici nell’ordinamento costituzionale. Da lì emergono idee che cercano di comprendere e dimostrare il necessario rapporto tra le garanzie della funzione giudiziaria, le sue attività interpretative, le caratteristiche dell’impalcatura giudiziaria, il rapporto della funzione giudiziaria con gli altri poteri dello Stato e gli effetti che ne derivano. le sue attività incidono sul carattere della democrazia costituzionale”, spiega il professore e costituzionalista Gorki Gonzales.
Il lavoro di Romboli è stato tradotto e pubblicato su riviste in lingua spagnola. Persino Giudici formati dalla leggeun’opera classica ed essenziale per lo studio dell’indipendenza della magistratura, dell’imparzialità e delle questioni relative alla posizione politica dei giudici nell’ordinamento costituzionale, è stata tradotta in spagnolo e pubblicata in Perù, sotto gli auspici del PUCP nel 2005 e lo stesso è vero con il libro Giustizia costituzionale, diritti fondamentali e tutela giurisdizionale, Conferenza Editoriale, 2017.
Il professor Roberto Romboli è stato autore e protagonista di una delle iniziative accademiche più rilevanti degli ultimi anni per l’Europa e l’America Latina. L’istituzione nel 2012 del Corso Internazionale di Alta Formazione in Tutela dei Diritti e Giustizia Costituzionale presso l’Università di Pisa, è diventato uno spazio di riferimento per la riflessione e l’insegnamento sulle ultime questioni di diritto costituzionale in America Latina. In questo scenario aperto alla partecipazione dei più prestigiosi professori e ricercatori provenienti dall’Europa e dall’America Latina, guida il Professor Roberto Romboli e la sua vocazione è frutto della legittimità accademica, didattica e personale che rappresenta.
Gonzales rileva che il libro, composto da due volumi, raccoglie gli scritti di 58 professori di varie università in Italia, Spagna, Argentina, Brasile, Bolivia, Messico e Perù, con circa 2000 pagine in cui si inseriscono molti temi e idee. preoccupazioni di cui aveva parlato il professor Romboli.
Le opere che compongono questo libro tributo discutono della giustizia costituzionale e dei suoi problemi in termini di interpretazione a garanzia dei diritti. Questi approcci riflettono l’evoluzione storica di questo processo e le sfide che, in senso lato, vengono presentate a livello interno del sistema giuridico nonché alle Corti internazionali.
Presso la Pontificia Università Cattolica del Perù ha ricevuto la cattedra onoraria del Dipartimento di Giurisprudenza ed è stato anche riconosciuto come dottore honoris causa presso le università di Ricardo Palma de Lima e San Agustín de Arequipa.
Gorki Gonzales ha spiegato che Romboli è stato uno dei fondatori del “Gruppo di Pisa”. L’associazione si riunisce annualmente, per discutere di diverse questioni di giustizia costituzionale, e oggi riunisce centinaia di accademici e docenti universitari provenienti da tutta Italia. La prima riunione del “Gruppo” ebbe luogo a Pisa, il 5 maggio 1990, quasi per l’influenza diretta delle riforme avvenute in quegli anni all’interno del Tribunale Cosituzionale.
“Da quell’occasione e in maniera disciplinata, il Gruppo di Pisa si riunisce, ogni anno, in vari atenei italiani, ampliando lo slancio di cui Romboli è partecipe e in cui ha agito con leadership e senza sosta. Questo lavoro, infatti, ha fatto del Gruppo uno degli spazi accademici di dibattito costituzionale più rappresentativi della penisola e, come tale, una delle fonti più innovative e critiche di una cultura giuridica aperta e profondamente in sintonia con la storia. ”, ha detto il professore del Perù.
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