Giorgia Meloni e il sogno di diventare la prima donna alla guida dell’Esecutivo italiano

Giovedì, a Roma, la coalizione di destra italiana ha tenuto il suo ultimo comizio elettorale congiunto. L’alleanza formata da Fratelli d’Italia, partito guidato da Meloni, Forza Italia di Berlusconi, e il partito di Matteo Salvini, la Lega, guida gli ultimi sondaggi d’opinione disponibili, con maggioranze schiaccianti. Se questa previsione si avvererà, le elezioni parlamentari che si terranno questa domenica 25 settembre in Italia potrebbero entrare nella storia. Una nomina con voto popolare potrebbe portare a un evento senza precedenti: quello di una donna che diventa presidente del Consiglio. Giorgia Meloni occuperà così una posizione di grande rilievo e sarà a capo del governo di estrema destra nel Paese transalpino dal secondo dopoguerra. I nazionalisti Meloni Fratelli d’Italia (FdI) sfiorarono appena il 4% dei consensi nel 2018, ma questa volta le formazioni politiche dovrebbero guadagnare circa il 25% e spingere l’alleanza dei partner conservatori verso una netta maggioranza parlamentare.

Questa è stata la loro ultima manifestazione congiunta per conquistare gli elettori indecisi e salutare i loro sostenitori. I leader del partito conservatore italiano si incontreranno giovedì a Roma, per dare un’ultima spinta alla campagna elettorale. Giorgia Meloni, che diventerà la prima donna a ricoprire la carica di amministratore delegato italiano, si è rivolta a una folla festante.

“Grazie per aver mostrato a tutti che, per noi, la politica significa amore e non odio, che riguarda la verità e non le bugie. Questa è una missione al servizio dei cittadini e non una crociata contro i nostri nemici. Questa è una differenza importante tra noi e i partiti di sinistra”, ha detto Giorgia Meloni, leader del partito ‘Fratelli d’Italia’, a un comizio politico.

Il cambiamento è ciò che molte persone qui stanno cercando. Ritengono che la coerenza di Meloni e la sua decisione di lasciare la coalizione di governo di Draghi abbiano dato i loro frutti.

“Aveva più carisma degli altri… era il più serio di tutti, e non ha mai cambiato le sue idee politiche”, ha detto un cittadino italiano convocato alle urne nelle elezioni di questa domenica 25 settembre.

Inoltre, gli elettori non sono distratti dalle radici neofasciste del partito.

“Paura di cosa? Fascismo? Niente affatto. Se fossi un fascista, non sarei qui. Alcuni potrebbero associarlo a quello, perché non è facilmente manipolabile da forze forti”, ha detto un residente che è andato a testimoniare la coalizione raduno di destra a Roma.

Secondo il professor Ungari, è stato il messaggio chiaro e diretto della Meloni a contribuire ad accrescere il suo consenso.

“Tra l’elettorato c’è chi è insoddisfatto della situazione attuale. C’è anche chi non è d’accordo con le passate politiche sul coronavirus, e non approva la leadership di Draghi o le precedenti amministrazioni”, ha detto Andrea Ungari, Professore di Teoria e Storia della Partiti e Movimenti Politici alla LUISS Guido Carli.

Molti ritengono che la vittoria della coalizione di destra possa incidere sui rapporti tra Italia e Ue.

“All’interno del gruppo conservatore, la posizione di Giorgia Meloni è a volte più ‘eurocritica’ che ‘euroscettica’, come la chiamano in molti. Non siamo mai stati contro l’Europa, anzi, pensiamo che l’Europa abbia commesso degli errori, in alcuni casi “. Anche nel suo ruolo di presidente del gruppo politico CRE, è sempre stato chiaro. Vuole restare nelle istituzioni europee per cambiare alcune regole, e difendere, quando necessario e come fanno altri Paesi, gli interessi della nostra nazione”, ha detto Raffaele Fitto, copresidente del gruppo CRE al Parlamento europeo e membro del partito politico ‘Fratelli d’Italia’.

“Con l’embargo elettorale degli ultimi giorni, i risultati di queste elezioni sono imprevedibili. Molti decidono chi votare all’ultimo minuto, anche se una coalizione di estrema destra ha guidato il ballottaggio finale, con una maggioranza schiacciante. La partecipazione degli elettori sarà molto importante, influenzerà l’esito finale dei partiti politici e il loro futuro ruolo in Parlamento”, ha concluso Giorgia Orlandi, giornalista di Euronews.

Gli elettori italiani sono chiamati alle urne per le elezioni legislative, questa domenica 25 settembre 2022.

Daniel Jensen

"Pop culture geek. Passionate student. Communicator. Thinker. Professional web evangelist."