I ricercatori hanno lavorato con i dati di 62 calciatori italiani di Serie A.
I ricercatori hanno collegato la forma fisica dei calciatori d’élite alle posizioni che ricoprono. Questa capacità di esprimere giudizi può aiutare gli allenatori a regolare i carichi di allenamento individuali in base alla posizione del giocatore, secondo uno studio recente.
Lo studio ha rilevato che tutte le posizioni sul campo da calcio, tranne il difensore centrale, hanno mostrato una forte associazione tra allenamento di forza aerobica e prestazioni ad alta intensità.
“Questo forse non sorprende perché i difensori centrali coprono meno distanze ed esercitano meno forza rispetto ad altre posizioni esterne”, ha affermato Matteo Masucci, dottorando in Kinesiologia e Scienze della salute presso l’Università di Waterloo. “I difensori centrali sono in campo e hanno il controllo della situazione. Sono più lenti e giocano più come un gioco mentale o tattico. Il centrocampista analizza tutto da davanti e dietro e deve reagire in entrambe le direzioni. Gli attaccanti devono fare del loro meglio per tirare al momento giusto”.
I ricercatori hanno lavorato con i dati di 62 calciatori della Serie A italiana per un’intera stagione tra il 2014-15 e il 2018-19 e hanno testato se l’allenamento su tapis roulant e campioni di sangue da lattato il lobo dell’orecchio di un giocatore valuta adeguatamente la forma aerobica: la quantità totale di energia necessaria per svolgere un’attività ad alta potenza come l’accelerazione o la decelerazione.
“Quando combinata con i video delle prestazioni sul campo, la nostra analisi mostra che la relazione tra la forma aerobica e le sequenze ripetute ad alta intensità di gioco varia a seconda della posizione giocata dai concorrenti di calcio”, ha affermato Masucci, che è anche un allenatore di calcio.
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