Esordio esplosivo per il tecnico azzurro Spalletti: una questione d’onore

Luciano Spalletti ha regalato subito una carezza all’anima del calcio italiano. Il nuovo ct della Nazionale ha parlato molto bene dell’“onore” di indossare la maglia azzurra e ha detto che con essa vuole “fare la storia”. Ma le belle parole da sole non aiutano la Nazionale italiana: dopo la disordinata partenza di Roberto Mancini, Spalletti deve subito presentarsi nelle qualificazioni agli Europei, altrimenti c’è il rischio di un altro shock dopo due assenze dal torneo dei Mondiali. Il fatto che sabato (20.45/Dazn) a Skopje affronteranno la Macedonia del Nord, la nana del calcio che ha rovinato il biglietto dell’Italia al Qatar nei playoff di qualificazione al Mondiale 2022, rende l’esordio di Spalletti ancora più esplosivo.

Prima di riunire i suoi giocatori della nazionale per la prima volta questa settimana, l’allenatore 64enne ha raccontato una storia della sua infanzia, in particolare la “partita del secolo” dell’Italia contro la Germania nelle semifinali dei Mondiali del 1970. Dopo che gli Azzurri ne vinsero 4 -3 Dopo i tempi supplementari, Luciano, undici anni, ha chiesto a sua madre di cucire una bandiera italiana, “più grande possibile”, per celebrare la vittoria. Adesso vuole portare la bandiera quando siederà per la prima volta sulla panchina italiana, così che anche i bambini di oggi possano sognare.

Spalletti ha chiesto l’onore dei suoi calciatori

Spalletti sa anche che a Skopje non conta la gloria della finale del Mondiale, ma i punti nelle qualificazioni a Euro 2024 in Germania. Ma ha preso i suoi giocatori di football per l’onore. “Questa non è una maglia qualunque”, ha spiegato l’allenatore. La canotta blu della Maglia Azzurra è decisamente come una seconda pelle. “Dobbiamo gridare quanto siamo fortunati a poter indossare questa maglia!”

Uno dei nostri monumenti storici è finalmente tornato a casa

Il presidente dell’Associazione italiana Gabriele Gravina parla del ritorno di Gianluigi Buffon alla guida della delegazione della Nazionale

Questo può essere interpretato come un duro colpo per il suo predecessore Mancini, che in estate ha lasciato inaspettatamente la squadra per assumere la guida della nazionale dell’Arabia Saudita. Per gli italiani orgogliosi, l’allenatore dei campioni d’Europa 2021 è diventato un traditore assetato di soldi. “Questo nuovo italiano merita un affetto speciale per essere buttato via in una sera d’estate come un cane per strada”, ha scritto la Gazzetta dello Sport piena di amarezza nei confronti dell’allenatore dei campioni d’Europa 2021.

Da campione ad allenatore della Nazionale

Ora tocca a Spalletti, che la scorsa stagione ha portato l’SSC Napoli al primo titolo in tre decenni e poi ha voluto prendersi un anno di pausa. Ma non ha saputo resistere all’appello dell’associazione. “Forse non sono il miglior allenatore della Nazionale”, ha scherzato e allo stesso tempo ha promesso: “Ma sarò sicuramente il miglior Spalletti”.

Al suo fianco in futuro ci sarà Gianluigi Buffon, divenuto capodelegazione al termine della sua carriera attiva. Fin dalla sua prima apparizione in pubblico, Gigi ha conquistato ancora una volta il cuore del calcio italiano. “Uno dei nostri monumenti storici torna finalmente a casa”, ha affermato con entusiasmo il presidente dell’associazione Gabriele Gravina. Buffon, che ha 45 anni, non vede l’ora di farsi da parte con gli Azzurri. “Ovviamente non potevo provare altro che passione ed emozioni forti”, ha detto.

La vittoria in Macedonia del Nord sarebbe ora “di fondamentale importanza” per l’Italia dopo aver raccolto tre punti in due partite di qualificazione, come ha detto Spalletti, e aver superato i demoni del passato. La sconfitta per 0-1 contro l’avversario nei playoff del Mondiale 2022 ha segnato il punto più basso dell’era Mancini, con i giornali italiani che hanno ricordato con orrore l’“incubo di Palermo”. Buffon, che in quel momento non era presente, ha detto: “Non vogliamo più pensare al passato, ma al presente e al futuro”.

Jackson Cobbett

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