È stato un minuto di sconfitta che ha mostrato che qualcosa era successo nel calcio austriaco nelle ultime settimane. Dopo il 2-1 ai supplementari contro l’Italia, David Alaba si è seduto nel cortile dello stadio di Wembley, dove aveva vinto la Champions League con l’FC Bayern, esausto e deluso. Florian Grillitsch strisciò lentamente nel camerino e si passò seriamente le dita tra i capelli. E poi a un certo punto Sasa Kalajdzic è entrato nel microfono e ha detto: “Penso che questa non sia solo la partita più crudele della mia carriera, ma anche dell’intera storia del calcio austriaco”.
L’Austria non è uscita dal campo come una squadra consapevole della propria sottomissione alla potenza del calcio italiano, ma come una delusa proprio perché è riuscita a tenere il passo. La partecipazione agli ottavi di finale dei Campionati Europei è stata un successo storico. Tuttavia, in retrospettiva, il gioco non sembra così. È stata una “amara sconfitta”, come l’ha definita Kalajdzic. L’Austria ha perso in pochissimi modi contro la piccola nazione calcistica che un tempo credeva di poter fare.
La squadra italiana, che ha superato la fase a gironi senza macchiare la sua elegante maglia azzurra, è diventata una forte favorita per l’inizio della partita. Le vittorie contro Macedonia del Nord e Ucraina, invece, non sono bastate a conferire all’Austria lo status di avversario pericoloso; dopo la seconda partita del girone Gazzetta dello Sport L’Austria è ancora elencata come una delle tre squadre più deboli del torneo. L’avvertimento del tecnico italiano Roberto Mancini in vista degli ottavi di finale è stato visto come una dichiarazione più educata. Ma Mancini ha dato ragione quando l’Austria ha combattuto in modo impressionante – e ha quasi ottenuto il premio.
Ci sono stati due momenti in cui il gioco è stato annullato, ma uno di questi è stato nuovamente cancellato. Quando l’attaccante Marko Arnautovic è passato in vantaggio al 65′, l’Austria ha finalmente guardato avanti: l’Italia ha dominato il primo tempo, ma poi è stata sottoposta a crescenti pressioni e ora è in svantaggio per la prima volta nel torneo, ma solo per quasi due minuti. Poi l’arbitro video ha riconosciuto una fragile posizione di fuorigioco sotto forma di piedi di Arnautovic. Il gol è stato ripreso e l’Italia è scappata con gli occhi neri. “Non pensavo che sarebbero tornati dopo quella vittoria per 1-0”, ha detto Arnautovic dopo la partita. E infatti: con il loro gioco forte e coraggioso, l’Austria ha messo l’Italia in una posizione quasi inaspettata nel secondo tempo dopo la fase a gironi.
Il coraggio dell’Austria va in frantumi
L’Italia ha giocato in modo sorprendentemente timido, il che si è concluso con i tempi supplementari. A sua volta, la partita è completamente ribaltata – ma questa volta per gli Azzurri: Federico Chiesa realizza l’1-0 al 95′ trasformando un bellissimo passaggio di Leonardo Spinazzola. Un gol arrivato anche perché David Alaba e Konrad Laimer non erano abbastanza vicini per l’attaccante italiano. Ed è stato il gol a spezzare i nervi all’Austria per qualche minuto.
“Dopo lo 0-1 ci siamo davvero aperti, ne hanno approfittato”, ha detto Kalajdzic. L’Italia ha segnato 2-0 al 105′ in contropiede, questa volta con Matteo Pessina entrato in panchina come Chiesa. La storia calcistica di questa partita è stata segnata anche dalla decisione di cambiare allenatore: Mancini ha portato in partita due giocatori che hanno segnato gol. Lo stesso ha fatto Franco Foda: Kalajdzic, entrato dalla panchina al 96′, ha segnato al 114′ il 2-1. Tuttavia, ha effettuato sostituzioni solo quando la sua squadra sembrava stanca.
Alla fine, il cambio è stato una delle tante piccole cose che hanno fatto sì che l’Austria potesse portare l’Italia sull’orlo della sconfitta, ma non oltre. “La squadra ha dimostrato di poter giocare un ottimo calcio”, ha detto Foda dopo la partita. Il tanto criticato allenatore è orgoglioso della sua voce: Foda ha imparato la lezione, e anche contro l’Italia la squadra sembrava molto meglio – come contro l’Ucraina – rispetto all’inizio del torneo. L’Austria ha dimostrato negli ottavi di finale che la sua generazione d’oro non esiste solo sulla carta, ecco come è finito il torneo. La squadra deve solo premiarsi con una grande vittoria la prossima volta.
Questo articolo è apparso per la prima volta su SZ il 28 giugno 2021.
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