Ex Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconiè morto questo lunedì all’età di 86 anni all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato venerdì per curare la leucemia di cui soffriva.
Berlusconi, che ha utilizzato la sua rete televisiva e la sua ricchezza per avviare una carriera nel governo, è conosciuto negli ambienti politici italiani come “l’immortale” per la sua capacità di sopravvivere agli scandali politici e giudiziari.
Nato nel 1936 a Milano, Berlusconi era un uomo carismatico ed eloquente, amato dai suoi ammiratori, quanto disprezzato e detestato da chi lo considerava un populista e una minaccia per la democrazia.
Prima primo ministro tre volte, per un totale di nove anni, e guidò uno dei governi più lunghi del dopoguerra. Inoltre, molti lo considerano una figura importante nella reinvenzione della televisione commerciale negli anni ’80 e qualcuno che, quando era proprietario dell’AC Milan, cambiò il calcio.
Mercoledì Berlusconi terrà i funerali di Stato nel Duomo di Milano.
Berlusconi, l’antesignano del populismo stile Trump
Con le sue battute volgari e i suoi commenti inappropriati, anche negli incontri internazionali, Berlusconi ha guidato la politica nel più puro stile Donald Trump anni prima dell’ex presidente degli Stati Uniti.
Nel corso degli anni, “Caiman”, uno dei suoi tanti soprannomi, si è sottoposto a numerosi interventi chirurgici al viso per cercare di mantenere un aspetto ringiovanito, si è truccato pesantemente per coprire le rughe ed era spesso accompagnato da una giovanissima fidanzata. .
Credito: Gregorio Borgia/AP
Il magnate ha attraversato anni di problemi legali a causa di cause legali intentate per le sue controverse feste erotiche durante il suo mandato di primo ministro, a cui ha partecipato una minorenne marocchina, “Heartstealing Ruby”, che di solito presentava come una nipote egiziana. Il presidente Hosni Mubarak.
A causa di questo scandalo, noto anche come ‘Rubygate’, che suscitò grande interesse dentro e fuori l’Italia, venne sottoposto a tre processi.
Pur essendo stato assolto dal reato di prostituzione minorile, è stato processato per aver corrotto i testimoni del caso, la maggior parte dei quali erano modelle e prostitute, un processo che ha danneggiato la sua immagine.
Berlusconi iniziò a vendere aspirapolvere e raggiunse la posizione più alta in Italia
Figlio di un banchiere della classe media che iniziò a cantare sulle navi da crociera e a vendere aspirapolvere, iniziò una folgorante carriera imprenditoriale fondando la sua prima impresa di costruzioni, Cantieri Riuniti Milanese, all’età di 25 anni.
Negli anni ’70 avviò una televisione via cavo che trasmetteva in uno dei quartieri milanesi da lui stesso costruiti, acquisì parte del capitale del giornale. Il Giornale e ha creato la televisione Canale 5.
Nel 1978 fondò la Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che oggi controlla un impero formato, tra gli altri, dall’editore Mondadori, dalla società di produzione cinematografica Medusa e dal gruppo audiovisivo Mediaset.
Appassionato di calcio, è stato proprietario del Milan dagli anni ’70 fino al 2017, quando lo ha ceduto ad un consorzio cinese e ha poi acquistato il Monzauna piccola squadra che si avvia verso il gotha della Serie A.
Al culmine della sua carriera imprenditoriale, Berlusconi annunciò in un discorso televisivo nel 1994: “Sto entrando nel campo” dei giochi.
Ha poi iniziato la sua carriera politica fondando Forza Italia, un partito liberale e centrista che ha mostrato i primi segnali di populismo e ha promesso di riempire il vuoto in un Paese disilluso dai politici in seguito all’operazione anticorruzione Mani Pulite.
Berlusconi si presenta così Dam ha combattuto il comunismo e ha promesso di guidare il paese come gestiva la sua azienda. E ne era sicuro: nello stesso anno vinse le elezioni e divenne capo di un governo di coalizione con la Lega Nord, allora guidata dal suo fondatore Umberto Bossi.
Il gabinetto non durò a lungo. Perseguitato dalla giustizia e dagli attacchi incessanti dell’opposizione, vide come nel dicembre di quell’anno Bossi ritirò il suo appoggio e lo costrinse a dimettersi.
È diventato nuovamente primo ministro nel 2001con la coalizione conservatrice Casa de las Libertades, con la quale governò per cinque anni e rese l’Esecutivo uno dei più longevi della storia del Paese.
In campagna elettorale sorprese firmando un contratto con gli italiani in uno dei programmi televisivi più seguiti del Paese per abolire, tra l’altro, la tassa sulla prima casa: con la promessa populista di ‘El Caimán’, come lo soprannominò il cineasta Nanni Moretti in uno dei suoi film “divora” il suo avversario.
Nel 2006 tentò di riconfermare il suo mandato, ma perse contro Romano Prodi, anche se solo due anni dopo, all’età di 71 anni, approfittò della caduta del governo per tornare primo ministro, questa volta con il Popolo della Libertà. (con Forza Italia e la destra di Alleanza Nazionale).
Ha nuovamente guidato il Paese in coalizione con la Lega Nord fino a quando la crisi economica del 2011 e gli scandali giudiziari hanno nuovamente affondato il suo governo e Mario Monti ha assunto la guida dell’esecutivo tecnico.
Berlusconi: il leader tra amore e odio
Il leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini, è stato uno dei primi a partecipare alla premiazione, ritenendosi l’erede politico dell’ex Cavaliere.
Salvini, attuale vicepresidente del governo di Giorgia Meloni, ha cancellato tutti i suoi eventi “fino a nuovo ordine” e lo ha ricordato come un “grande uomo e un grande italiano”.
La leader del Partito Democratico (PD), all’opposizione, Elly Schlein, ha espresso le condoglianze alla famiglia e ai membri della coalizione di governo, di cui Forza Italia fa parte.
“Tutto ci separava e continua a separarci dalla sua visione politica, ma resta il rispetto che umanamente si accorda a chi è stato protagonista della storia del nostro Paese”, scrive in una nota.
L’ex primo ministro del Partito socialdemocratico Matteo Renzi, autore nel 2014 del cosiddetto “Patto del Nazareno”, una controversa alleanza tra il centrosinistra e Berlusconi, ha affermato che il re “ha costruito la storia del nostro Paese”.
“Molti lo amavano, molti lo odiavano. Ma tutti oggi devono rendersi conto che il suo impatto sulla vita politica, sull’economia, sullo sport e sulla televisione non ha precedenti. Oggi l’Italia piange con la sua famiglia, i suoi cari, la sua azienda e il suo partito”, ha disse. .
Con informazioni da AP, AFP ed EFE.
I media italiani ricordano gli scandali e le polemiche di Silvio Berlusconi
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