L’attore italiano Bud Spencer, icona del genere SÌpaghetti western, è morto questo lunedì in Italia all’età di 86 anni.
“Il padre se n’è andato pacificamente alle 18.15. Non ha sofferto, eravamo tutti al suo fianco e le sue ultime parole sono state ‘grazie'”, ha detto suo figlio, secondo i media italiani locali.
Spencer, il cui nome è Carlo Pedersoli, Divenne famoso per i suoi buoni personaggi in diversi film chiamati “spaghetti western”, versioni leggere di western girate più volte in Spagna.
Con la sua scomparsa è scomparso “un grande interprete del nostro cinema che nella sua lunga carriera seppe intrattenere intere generazioni e conquistare il pubblico con la sua straordinaria professionalità”, ha affermato il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Nato a Napoli, di statura imponente – quasi due metri di altezza – È sette volte campione nazionale italiano di nuoto nei 100 metri e partecipa a lOlimpiadi Helsinki (1952) e Melbourne (1956).
Il suo primo ruolo cinematografico importante è stato il personaggio di Nando nel film di Mario Monicelli “Un eroe del nostro tempo” (1955).
Ma Sono stati i suoi film con Terence Hill, nome d’arte dell’attore italiano Mario Girotti, a renderlo famoso.
“Lo chiamavano Trinidad” (1970) e il suo seguito “Continuano a chiamarlo Trinidad” (1971) gli hanno garantito un posto nella storia del cinema.
Il duo ha recitato in circa 20 film e Spencer ha scritto alcune delle sceneggiature.
Gli ultimi due film di Bud Spencer sono stati “Miami Super Cops” (1985) e “E la vigilia di Natale… fu allestito il presepe!” (1994).
Dopo il ritiro dal grande schermo, si dedica al pilotaggio di piccoli aerei ed elicotteri, e nel 2005 tenta, senza successo, di entrare nella politica italiana.
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