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In Spagna la presidenza del governo viene rinnovata ogni volta che si tengono le elezioni generali. Anche se la Costituzione spagnola prevede che ciò avvenga ogni quattro anni, il presidente dell’attuale governo ha la prerogativa di poter sciogliere anticipatamente le Cortes Generales e indire nuove elezioni, come ha fatto Pedro Sánchez il 29 maggio.

Il processo per eleggere un nuovo presidente del governo inizia una volta formato il nuovo Parlamento. Nello specifico, il re ha avviato un ciclo di consultazioni con i rappresentanti nominati dai gruppi politici con rappresentanza parlamentare. Dopo questo incontro, ha informato il presidente del Congresso quale era il candidato da lui proposto alla Presidenza del Governo.

Da lì, come prevede il regolamento del Congresso dei Deputati, il capo della Camera fissa la data per convocare una sessione plenaria che discuterà dell’investitura.

In questo caso particolare della XV legislatura, Pedro Sánchez, del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), affronta la possibilità di essere rieletto presidente del governo spagnolo. Dopo il fallimento del tentativo di incoronazione di Alberto Núñez Feijóo (Partito Popolare), Sánchez sarà il candidato che cercherà di conquistare la fiducia dell’assemblea nei dibattiti sull’incoronazione, che si svolgeranno mercoledì 15 e giovedì 16 novembre. Tutto fa pensare che l’attuale presidente sarà riconfermato in questo primo tentativo grazie ai 179 consensi di cui dispone.Nella sessione plenaria che inizierà il 15 alle 12 locali, Sánchez potrà presentare a tempo indeterminato il programma politico del il governo che vuole formare, come previsto dai regolamenti del Congresso. Dopo una breve pausa, i rappresentanti di ciascun gruppo parlamentare potranno intervenire per replicare la proposta del leader socialista per un massimo di 30 minuti. Sánchez può rispondere uno per uno o in gruppi e hanno diritto a una risposta di dieci minuti.

Al termine di tutti gli interventi, il primo giovedì 16

votazione, nella quale i deputati saranno nominati uno per uno, in ordine alfabetico, da lettere scelte a caso, in modo che dicano “sì”, “no” o “astenersi” all’investitura. In questa occasione, Sánchez avrà bisogno del sostegno della maggioranza assoluta dell’assemblea per prestare giuramento. Ciò significa che devi sentire “sì” 176 volte.

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Daniel Jensen

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