AA / Tunisia
-Tunisia: il presidente Kaïs Saïed termina la carica di governatore di Tunisi, Chedly Bouallègue (AA)
Il presidente della Repubblica tunisina, Kaïs Saïed, ha deciso di licenziare il governatore di Tunisi, Chedly Bouallègue, che ora sarà sostituito da Kamel Fekih.
Saïed ha emesso due decreti presidenziali. Il primo pose fine alla funzione di Chedly Bouallègue, come governatore di Tunisi. Il secondo nominò Kamel Fekih, per sostituirlo nella stessa funzione.
-Kaïs Saïed promette la riforma del sistema giudiziario (TAP)
Il presidente repubblicano Kaïs Saïed giovedì ha promesso una revisione del sistema giudiziario, citando, al riguardo, i diritti concessi ai membri del Consiglio superiore della magistratura e alle organizzazioni amministrative all’interno della Corte.
Il Capo dello Stato ha osservato che “un potere giudiziario indipendente è meglio di mille Costituzioni”, chiamando a tal proposito “giudici di integrità”, a dare il loro contributo allo “storico lavoro svolto per il conseguimento della giustizia”.
Fa anche riferimento all’organizzazione amministrativa all’interno dei tribunali, sottolineando in questo contesto che i cancellieri “servono sempre la giustizia ed esercitano l’autorità sotto il presidente del tribunale”, e quindi non sono “indipendenti”, come sono. cause dinanzi alla Corte penale internazionale, alla Corte internazionale di giustizia e ai tribunali francesi”.
Per quanto riguarda la magistratura, il Presidente della Repubblica fa riferimento ai vantaggi e privilegi concessi ai membri del Consiglio superiore della magistratura, nonché ai poteri regolamentari di cui gode questo Consiglio.
Ha sottolineato che l’attuazione della legge relativa alla Corte suprema di giustizia, secondo lui, deriva da “interferenze di soggetti non autorizzati e alcune pressioni”.
Riferendosi al complotto omicida, il Capo dello Stato ha chiesto al Ministero della Giustizia e degli Interni di rintracciare “persone sospette”, secondo quanto previsto dalla legge.
– Incendi fognari italiani: mobilitazione di un team di esperti per misurare le concentrazioni di gas tossici (African Manager)
Il ministero dell’Ambiente ha detto giovedì che una squadra di esperti è giunta sul luogo dell’incendio scoppiato ieri, mercoledì 29 dicembre 2021, in un deposito contenente 1950 tonnellate di rifiuti italiani nella regione di Mourredine, sotto il Msaken delegazione a Sousse, per misurare la concentrazione di gas tossici rilasciati dal luogo dell’incendio.
Il Ministero ha indicato che i risultati di tale azione sarebbero stati pronti entro 48 ore, visto che subito dopo lo scoppio dell’incendio è stata aperta un’indagine giudiziaria per svelare le ragioni di questo incidente avvenuto al momento della preparazione alla ritrasmissione di tali rifiuti. per l’Italia è giunta alla fase finale.
Continuano gli sforzi per restituire questi rifiuti al paese di origine, in coordinamento con tutte le parti interessate, il ministero chiede alle autorità competenti di essere particolarmente vigili sui rifiuti residui.
– “Cittadini contro il colpo di stato” appello al boicottaggio della società di consulenza popolare Kaïs Saïed (Business News)
Il collettivo “Cittadini contro il golpe” ha invitato giovedì 30 dicembre i tunisini a boicottare la consultazione nazionale e ad opporvisi con tutti i mezzi “pacificamente e democraticamente”.
Il 13 dicembre 2021 il Presidente della Repubblica ha deciso di perpetuare il congelamento delle prerogative del DPR fino allo svolgimento delle elezioni anticipate. Ma prima di questo suffragio, le urne si terranno tra gennaio e marzo 2022. Al termine di queste consultazioni, verrà formata una commissione per raccogliere tutti i risultati e poi trasformarli in una bozza di costituzione che sarà sottoposta a referendum. il 25 luglio 2022.
A questo proposito, Jaouhar Ben M’barek sostiene che tutti i decreti e i decreti emanati dal Presidente della Repubblica dal 25 luglio sono illegali e inefficaci, sottolineando che tutte le note forze politiche del paese si stanno unendo al collettivo nella sua lotta contro il colpo di stato nonostante le differenze ideologiche.
Gli esperti costituzionali hanno fatto riferimento, in particolare, a diversi incontri organizzati collettivamente con Ennahdha e Al Jomhouri, tra gli altri, nella speranza di ottenere un ulteriore sostegno – seppur solo temporaneo – per il capo dello Stato e il suo apparato impegnato fino al 25 luglio.
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