Per l’invasione dell’Ucraina
La Formula 1 cancella il Gran Premio di Russia
25/02/2022, 13:18 WIB
La Formula 1 ha ottemperato a una richiesta avanzata da Sebastian Vettel il giorno prima. In risposta all’invasione russa dell’Ucraina, la serie di corse ha annullato il Gran Premio di Russia. In realtà è previsto per la fine di settembre.
Ovviamente, Sebastian Vettel non è l’unico responsabile di questo, ma quando uno dei piloti di maggior successo nella storia di questo sport richiede conseguenze reali, la pressione aumenta. La Formula 1 ha reagito all’attacco russo all’Ucraina e ha rimosso il Gran Premio di Russia dal calendario delle gare per la stagione 2022. [Motorsport-Weltverband, Anm.d.Red.] La FIA e la scuderia hanno discusso e deciso che è impossibile ospitare il Gran Premio di Russia nelle condizioni attuali”. Secondo il comunicato ufficiale, che include anche “le opinioni di tutte le parti interessate”.
“Stiamo seguendo gli sviluppi in Ucraina con tristezza e delusione”, ha continuato la Formula 1, “e speriamo che la situazione attuale si risolva rapidamente e pacificamente”. Giovedì sera, gli organizzatori, la FIA e il team hanno concordato congiuntamente di annullare il Gran Premio nella città ospitante delle Olimpiadi invernali 2014. Da quest’anno la Formula 1 è anche ospite sul Mar Nero, l’Autodromo di Sochi situato nel mezzo di un impianto di sport invernali.
Seconda cancellazione di carattere politico dopo il 2011
Non è chiaro se la data di fine settembre verrà annullata senza sostituzione o se la gara verrà spostata in un’altra località. Il calendario della prossima stagione prevede 23 Gran Premi, più che mai. Negli ultimi due anni, la Formula 1 ha cambiato più volte i suoi piani a causa della pandemia ed è passata alle rotte di Imola, in Italia, Portimo nel sud del Portogallo, Istanbul in Turchia e il tradizionale Nürburgring nell’Eifel, che inizialmente non erano previste.
È la prima volta dal 2011 che una serie di corse annulla un Gran Premio a causa di eventi politici. A quel tempo, l’apertura della stagione in Bahrain era stata cancellata poche settimane prima. Il fattore scatenante sono state le rivolte dopo la Primavera Araba, durante una violenta repressione che ha ucciso almeno 93 civili, secondo fonti ufficiali. Fu anche la prima cancellazione per motivi politici nella storia del Campionato del Mondo di Formula 1, che si tenne per la prima volta nel 1950.
Sebastian Vettel aveva precedentemente annunciato che avrebbe boicottato il Gran Premio in Russia e non si sarebbe recato a Sochi se si fosse tenuto. A margine di un test drive a Barcellona, il pilota dell’Aston Martin ha descritto la cancellazione come “inevitabile”, e anche diverse ore di Formula 1 hanno comunicato questa chiara presa di posizione. Agli occhi di Vettel, l’invasione dell’Ucraina ordinata dal presidente russo Vladimir Putin non è solo “terribile” perché lì “la gente va in guerra e muore”, ma anche un problema in cui il silenzio non è un’opzione.
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