(ats) Questa donna dal carattere forte e dall’umorismo devastante, che ha iniziato come assistente di Fellini per il suo film “8 1/2”, rimane con Liliana Cavani, una delle rare donne ad apparire nel cinema italiano negli anni ’60 e ’70. . A farla conoscere al pubblico internazionale è stato il film “Mimi metallo ferito in suo onore” (1972), una satira contro la mafia e le usanze siciliane.
Prosegue in modo simile con “A Film of Love and Anarchy”, una favola politica ambientata in Italia durante l’ascesa del fascismo. Il film ha vinto il Premio Giancarlo Giannini come miglior attore al Festival di Cannes nel 1973.
Nel 1974, sempre con Giancarlo Giannini, realizza uno dei suoi film più famosi, “Verso un destino non convenzionale sull’onda blu dell’estate”, una commedia satirica in cui la guerra tra i sessi e la lotta di classe si uniscono. Il film sarà anche oggetto di un remake del 2022: “Drifting” di Guy Ritchie con Madonna protagonista al fianco di Adriano Giannini, figlio di Giancarlo.
Seguirà “Pasqualino”, che affronta il tema della sopravvivenza in un campo di concentramento. Nel 1977, il film è stato candidato all’Oscar in quattro categorie e ha permesso a Wertmüller di diventare la prima donna ad essere nominata all’Oscar per il miglior regista, andando infine a John G. Avildsen per “Rocky”. Nel 2019 ha ricevuto un Oscar onorario alla carriera.
Nata a Roma il 14 agosto 1928, Lina Wertmüller, il cui nome completo è Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, ha realizzato il suo primo film nel 1963, “I basilischi”, opera di ispirazione neorealistica presentata al festival di Lokarno .
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha detto sul suo account Twitter “un mito del cinema italiano, un grande regista che ha fatto film pieni di ironia e arguzia”.
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