26-05-2024 03:27:25
A cura di Giuseppe Fonte e Valentina Za
STRESA, Italia (Reuters) – Le banche italiane dovrebbero smettere di operare in Russia perché restare nel Paese pone anche “problemi di reputazione”, ha detto sabato Fabio Panetta, responsabile della politica monetaria della Banca centrale europea.
Dopo l’austriaca Raiffeisen Bank International, UniCredit è la banca europea più esposta verso la Russia, mentre Intesa Sanpaolo sta cercando di vendere le proprie attività nel Paese.
“Da lì (Russia) bisogna uscire”, ha detto Panetta ai giornalisti in una conferenza stampa dopo la fine della riunione finanziaria del G7 a Stresa, nel nord Italia.
“Ci sono difficoltà oggettive perché lasciare la Russia è complicato, devi trovare un acquirente perché devi, può essere costoso, ma devi andartene perché ci sono problemi di reputazione”, ha aggiunto Panetta, della Banca mondiale. dal governatore italiano.
La filiale russa di UniCredit è stata colpita questo mese dal sequestro di beni per un valore di 463 milioni di euro (502,12 milioni di dollari) relativi ad un progetto sul gas annullato per il quale il gruppo bancario aveva fornito garanzie.
Intesa e UniCredit hanno più volte affermato che le sanzioni occidentali hanno ridotto il numero di potenziali acquirenti, rendendo sempre più difficile lasciare il Paese.
Intesa lo scorso anno ha ottenuto il decreto presidenziale necessario affinché la banca straniera possa dismettere le proprie attività in Russia.
Tuttavia, il più grande istituto di credito italiano non ha ancora finalizzato la sua decisione di uscita, in attesa del via libera da parte della banca centrale russa e delle autorità italiane.
L’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha costantemente affermato che l’obiettivo della banca è ridurre la propria esposizione verso la Russia minimizzando al contempo le conseguenze per i finanziatori.
Orcel ha detto che non sarebbe “moralmente giusto… cancellare e cedere” la divisione russa del gruppo.
Le autorità di regolamentazione bancaria europee e le autorità statunitensi incaricate dell’applicazione delle sanzioni stanno monitorando da vicino le attività delle banche occidentali in Russia e i loro progressi sui piani di uscita, ha detto una fonte vicina alla questione.
Oltre al necessario via libera da parte del presidente russo Vladimir Putin e della banca centrale russa, ogni transazione deve essere autorizzata dalla BCE.
Per evitare il rischio di sanzioni dopo la transazione, l’Ufficio di controllo dei beni esteri del Dipartimento del Tesoro americano deve anche fornire una lettera di patronage dopo essere stato informato dell’identità del potenziale acquirente, ha detto la fonte. ($1 = 0,9221 euro)
(Reporting di Valentina Za da Milano; montaggio di Keith Weir)
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