L’ambasciata italiana a Belgrado ha sottolineato oggi in un comunicato che i media in Serbia non hanno nominato il diplomatico italiano, ma il console onorario della Serbia.
E’ questa la reazione a una dichiarazione di Sanda Raskovic Ivic, ex ambasciatrice a Roma e ora vicepresidente dell’UDC, sui fatti di Jagodina, rilasciata su “Impressioni della settimana” di Tv Nova S.
Ha affermato che il presidente della Serbia unita, Dragan Markovic Palma, nel 2011 a Jagodina, alla presenza del presidente della SPS, Ivica Dacic, ha ingannato le ragazze nel Console onorario di Serbia, il professor Robert Veraldi.
“Me l’ha detto Veraldi e tutto è successo prima della fine del mio mandato a Roma. Palma ha invitato a Jagodina un gruppo di italiani, tra cui Veraldi, il sindaco di Pescara, e diversi uomini d’affari italiani, per esaminare opportunità di investimento. Veraldi mi ha detto che Anche Dacic era presente e sono arrivati i ballerini senza pantaloni”, ha detto Raskovic Ivic.
“Stavano ballando e Palma si è avvicinato a lui (Veraldi) e gli ha chiesto quale avesse scelto, e lui (Veraldi) ha detto ‘no grazie, non mi interessa, non ho votato per nessuno’. Palma ha detto qualcosa al traduttore con uno sguardo di disgusto sul suo volto, che in seguito ha detto a Veraldi che Palma ha detto “questo è gay, non mi occuperò di lui”, ha detto Sanda Raskovic Ivic.
Afferma che “a Palma non basta”, ma manda nella stanza la professoressa Veraldi una ragazza nuda, che lo aspetta nuda quando lui entra nella stanza, e le chiede di uscire.
“Il giorno dopo, Palma non voleva sedersi accanto al nostro console onorario e ha detto che non poteva sedersi accanto a un omosessuale”, ha detto Sanda Raskovic Ivic. Sanda Raskovic Ivic ricorda che la delegazione italiana a Jagodina era composta da intellettuali negli anni Quaranta, persone serie, sposate “che erano al loro posto morale e intellettuale sotto ogni aspetto”.
Ha affermato di non poter dire se le ragazze citate da Veraldi fossero maggiorenni o minorenni, ma che “si tratta di imbrogli e prostituzione, perché nei bar e alle feste nessuno si incontrava, ma venivano portate a vivere ospiti dall’estero”.
“Non so se la pedofilia esiste davvero da qualche parte vicino a Palma, ma ciò che esiste è la frode, e Palma è uno dei pilastri del regime, e questo può essere visto meglio oggi che mai”, ha detto Sanda Raskovic Ivic.
“È molto importante che l’intera storia dell’educazione dei minori sia finita, e non è una questione politica, ma umanitaria, perché queste persone hanno iniziato a entrare nelle nostre case e a rapire le ragazze per l’harem, ed è per questo che la Serbia si è agitata così tanto. molto”, ha aggiunto. .
Il professor Veraldi è noto al pubblico universitario anche per le sue tempestive dimissioni (2017) dalla commissione per l’esame di dottorato dell’allora sindaco di Belgrado, Siniša Mali. Il professore italiano ha informato le autorità di dimettersi per motivi di salute, e di essersi dimesso anche dall’incarico di Console Onorario della Repubblica di Serbia per l’Abruzzo teramano, con sede a Teramo.
Come scriveva allora il nostro giornale da fonti ben informate, Veraldi non voleva proprio essere oggetto di contesa tra dissidenti politici.
La decisione di dimettersi è arrivata mentre parti della società serba sono state prese di mira da attacchi, in cui i titoli accademici venivano messi in discussione.
Veraldi è stato anche attaccato per il fatto che l’ex presidente della Serbia, Tomislav Nikoli, gli ha conferito la medaglia d’oro per i servizi eccezionali nelle attività educative e culturali e per il rafforzamento dell’amicizia tra Serbia e Italia.
Ciò è legato al suo futuro coinvolgimento nella commissione per la revisione del dottorato di Siniša Mali, sebbene, come nota il nostro articolo, Veraldi sia stato premiato su consiglio della Facoltà di Filologia di Belgrado, con la quale ha lavorato a stretto contatto per molti anni.
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