Gli occidentali chiedono rapidamente nuove date

Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia chiedono che venga deciso un nuovo calendario elettorale subito dopo il rinvio delle elezioni presidenziali in Libia previste per venerdì 24 dicembre.

«Invitiamo le autorità libiche competenti a rispettare le aspirazioni del popolo libico a elezioni rapide fissando rapidamente una data finale per il voto e pubblicando senza indugio l’elenco definitivo dei candidati presidenziali.Lo hanno detto i cinque paesi in una dichiarazione congiunta.

Questi paesi valutanol’importante è mantenere lo slancio“In vista dell’elezione di un nuovo governo e”rafforzare l’indipendenza, la sovranità, l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Libia“. Hanno ripetuto la loro chiamata che “controversie su questioni politiche o militari“organizzato”senza usare la violenza“, si disse”pronti a ritenere responsabili coloro che minacciano la stabilità o minano i processi politici ed elettorali con violenza o incitamento alla violenza».

Rinviato al 24 gennaio 2022

L’Alta Commissione Elettorale (HNEC) ha proposto di posticipare di un mese, al 24 gennaio 2022, la scadenza cruciale in questo processo di transizione sponsorizzato dalle Nazioni Unite, che avrebbe dovuto tenere il Paese fuori dal caos dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011 Lunedì il Parlamento esaminerà questa proposta. Tuttavia, non vi è alcuna garanzia che la probabile decisione del Parlamento, che si trova a Tobruk, nella Libia orientale, sarà seguita dalle autorità di Tripoli a causa della feroce rivalità tra i due campi.

Si tratta anche di una controversa legge elettorale, annunciata a settembre dal capo del parlamento Aguila Saleh e che consente la candidatura di diversi candidati controversi, che è il principale pomo della discordia al centro della scissione che ha portato al rinvio delle elezioni. annunciato mercoledì. L’HNEC non è mai riuscito a pubblicare un elenco definitivo dei candidati, il suo lavoro è stato interrotto da diversi appelli a rinunciare alle candidature contestate, in particolare Seif al-Islam Gheddafi, figlio del defunto dittatore.

Il 24 dicembre è stato fissato al termine dei colloqui interlibici iniziati un anno fa, sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Il mandato del governo ad interim guidato dall’uomo d’affari Abdelhamid Dbeibah, istituito per garantire una transizione da qui alle elezioni, dovrebbe teoricamente scadere il 24 dicembre.

Lance Norris

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