In poche ore, più di 1.000 migranti sono sbarcati sulle coste italiane, con diverse centinaia di altri ancora in attesa a bordo di navi umanitarie, hanno affermato domenica le autorità italiane. Tra questi, più di 600 persone che tentavano di attraversare il Mediterraneo su pescherecci sono state soccorse sabato 23 luglio da una nave mercantile e della guardia costiera al largo delle coste calabresi, all’estremità meridionale dell’Italia.
Sul lato insulare di Lampedusa, 522 persone, in particolare provenienti da Afghanistan, Pakistan, Sudan, Etiopia e Somalia, sono arrivate di notte da sabato a domenica con una quindicina di barche e pneumatici diversi provenienti da Tunisia e Libia. Sulla nave, cinque persone sono morte in circostanze che rimangono poco chiare. Secondo i media italiani, questo piccolo centro di accoglienza in pietra è più vicino all’Africa che all’Italia travolta. Con una capacità massima da 250 a 300 persone, attualmente ospita 1.200 persone, ha affermato l’agenzia Ansa.
Quattro tunisini, tra cui una donna, sono rimasti bloccati di notte sulla spiaggia di Cala Pisana dopo aver attraversato il piccolo braccio di mare che separa la Tunisia dall’isola. I migranti che raggiungono le coste di Lampedusa o della Sicilia viaggiano su barche vecchie e sovraccariche, in cattive condizioni igieniche, spesso senza giubbotti di salvataggio, con poco cibo e sotto il sole cocente.
Questo afflusso di migranti si ripete ogni estate, ma il numero di migranti continua ad aumentare di anno in anno. Tra il 1 gennaio e il 22 luglio, in Italia sono arrivate via mare 34mila persone, rispetto alle 25.500 dello stesso periodo del 2021 e alle 10.900 del 2020, secondo il Viminale.
“Unable to type with boxing gloves on. Total alcohol enthusiast. Unapologetic thinker. Certified zombie junkie.”