Il cantante italiano Totò Cutugno, 80 anni, è morto questo martedì 22 agosto all’ospedale San Raffaele di Milano. È famoso soprattutto per il titolo “L’Italiano”, uno dei successi del 1983.
A dare la notizia è il suo manager, Danilo Mancuso, che ha dichiarato all’agenzia di stampa italiana Ansa: Toto Cutugno, vero nome Salvatore Cutugno, è morto questo martedì 22 agosto. “Dopo una lunga malattia, le condizioni del cantante sono peggiorate negli ultimi mesi”, ha spiegato.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dal canto suo, ha elogiato “un artista orgoglioso di essere italiano, apprezzato anche all’estero, il cui successo è diventato la colonna sonora di un’epoca”.
Il suo più grande successo inizia nel 1983: “Un Italiano vero” (detto anche “L’italiano”) è stato il numero uno delle classifiche in Italia e Svizzera, e il numero due in Francia. La canzone ha attirato il pubblico anche in Israele, Iran e Corea del Sud.
Vincitore dell’Eurovision 1990
Alla radio è ancora popolare una replica di questo intramontabile successo: “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano”. ).
Il clip della canzone, girato sugli Champs-Elysées a Parigi, è una serie di immagini un po’ caricaturali dell’Italia e degli italiani: vediamo il cantante gustarsi la pasta e flirtare con i camerieri. Nel 1990 vinse l’Eurovision a Zagabria con “Insieme: 1992”, una canzone sull’Europa.
Dopo Gigliola Cinquetti nel 1964, fu il secondo italiano a vincere l’Eurovision. L’anno successivo trasmise una trasmissione della competizione che si svolgeva a Roma.
100 milioni di dischi venduti
Nato il 7 luglio 1943 in Toscana, Toto Cutugno ha composto per numerosi cantanti francesi, soprattutto negli anni ’70: da Michel Sardou (“En chantant”) a Mireille Mathieu, passando per Gérard Lenorman, Joe Dassin, Johnny Hallyday, Hervé Vilard e Sheila.
Il cantautore, i cui funerali si terranno giovedì a Milano, ha inoltre partecipato per 15 volte al Festival della canzone di Sanremo, vera istituzione nella penisola e frequentato ogni anno da milioni di spettatori. Ha vinto l’edizione 1980 del festival intitolato “Solo noi”.
Secondo il giornale Corriere della Seraha venduto più di 100 milioni di dischi durante la sua carriera.
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