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Le capre selvatiche hanno proliferato nella remota isola italiana di Alicudi, che rientra nell’amministrazione della grande isola di Lipari. Il loro numero è sei volte superiore alla popolazione annuale dell’isola, che ammonta a cento persone. spettacolo Guardia. Perciò il sindaco Riccardo Gullo ha una nuova idea per contrastare la sovrappopolazione animale: dice che regalerà le capre a chiunque ne faccia richiesta.
Gli animali dell’isola un tempo vivevano in armonia insieme agli esseri umani e, nel corso del tempo, l’isola è diventata anche una popolare attrazione turistica, proprio come il vulcano dormiente che vi si trova. Ma negli ultimi anni il loro numero è aumentato così rapidamente che le capre hanno cominciato a spostarsi dal loro territorio abituale nella parte alta dell’isola verso le zone abitate. Lì danneggiarono il verde, distrussero il giardino e demolirono alcuni muri di pietra. A volte le persone trovano capre anche nelle loro case o nei luoghi di lavoro. Questo era il motivo per cui Gullo voleva risolvere la situazione sull’isola.
Il sindaco ha ritenuto che offrire capre in “adozione” fosse il modo migliore per risolvere nel modo più delicato il problema della sovrappopolazione degli animali. “Non vogliamo certo pensare di rimandarlo a casa, quindi sosteniamo l’idea di donarlo. “Chiunque può fare domanda per le capre, non è necessario essere un allevatore e non c’è limite al numero”, ha detto Gullo.
Le persone hanno tempo fino al 10 aprile per registrarsi. “Abbiamo ricevuto diverse chiamate, ad esempio da un contadino dell’isola di Vulcano che voleva prendere delle capre perché, tra l’altro, producono la ricotta che è molto richiesta”, aggiunge Gullo.
Le capre furono portate sull’isola di Alicudi 20 anni fa da qualcuno che presumibilmente voleva allevarle. Ma alla fine cambiò idea e le capre furono abbandonate a se stesse. I problemi causati dall’aumento della popolazione erano stati sollevati per la prima volta nel 2008 dall’ex consigliere comunale Paolo Lo Cascio, il quale aveva però affermato che le capre rappresentavano una seria minaccia per la vegetazione dell’isola.
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