Dal canto suo, Giorgia Serughetti traccia parallelismi con i titoli di stampa che si possono leggere quando una donna si distingue, ad esempio, in campo sportivo o scientifico.. “Non diamo i nostri nomi e specifichiamo solo il nostro genere. È un modo per enfatizzare l’eccezione alla norma, che è maschile.“Una pratica già condannata in Italia, in particolare tramite la pagina Instagram”.donna a caso” (The Random Woman) e in Francia con un profilo parodia Wikipedia dedicato ad “A Woman”.
Deve essere una persona di grande capacità, una persona di autorità, rispettabilità e potere politico… Qualità che in una donna sono meno facilmente riconoscibili
Per i ricercatori, questa formula generale invia anche il messaggio “che una donna vale per un’altra. Non lo faremmo mai con gli uominiI profili e le origini delle donne politiche che si qualificano per la presidenza italiana dimostrano chiaramente il contrario.
Tra i nomi citati, è a sinistra Rosa Bindi, ex presidente del Pd ed ex ministro della Salute; A destra, Elisabetta Casellati, Presidente del Senato, e Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia, entrambi vicini a Silvio Berlusconi. Infine, Marta Cartabia, l’attuale ministro della Giustizia senza etichetta politica, è quello che ha le migliori possibilità di pesare in queste elezioni. “Alcuni di loro possono emozionarci, altri meno, ma per poter argomentare la loro storia e la possibilità che vengano scelti, devono essere nominati.“, ha spiegato Giorgia Serughetti.
In Italia la funzione – o – del Presidente della Repubblica è più onoraria. Tuttavia, il suo ruolo è fondamentale in situazioni di crisi, che non sono rare in questo Paese. Dunque, “deve essere una persona di grande capacità, una figura autorevole, rispettabile e con potere politico… Qualità meno facilmente riconoscibili in una donna“, ha osservato il ricercatore.
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