“Dobbiamo intervenire adesso per affrontare una situazione che non ha eguali in tutta Italia e che è causata da un massiccio afflusso di migranti”, ha detto secondo il server. Fanpage.it Il sindaco Anna Maria Cisintová.
“Viviamo in una situazione drammatica nel processo di islamizzazione, che dobbiamo fermare. “È intollerabile quello che è successo la scorsa settimana a Monfalcone, quando i fondamentalisti con le bandiere hanno iniziato a gridare Allahu akbar (Grande lotta) e Morte a Israele nella cattedrale”, ha sottolineato Cisintová durante una manifestazione filo-israeliana a Milano.
“Non vogliamo integrazione, vogliamo sostituirvi”
«L’imam di Monfalcone ci ha detto: a noi l’integrazione non interessa perché vogliamo sostituirvi», ha avvertito il sindaco in assemblea.
Il Comune di Monfalcone ha chiesto alle Regioni superiori di mantenere la distribuzione degli scolari in modo tale che sia possibile rispettare il limite massimo del numero degli iscritti. Il numero arriva a 1.200 bambini per scuola, ma una di queste è frequentata quest’anno scolastico da 1.407 studenti, il 78% dei quali sono stati reclutati da comunità di immigrati.
AnnaMaria #Cisint: «L’Imam a Monfalcone ci dice: “Non mi interessa tutta l’integrazione perché vogliamo sostituirvi”. Dobbiamo intervenire su Subito, chiedendo una legislazione che fosse definitiva e completamente islamica e comprendesse tutte le leggi. Questo è intollerabile dato che abbiamo 8 anni… pic.twitter.com/R1rriGpf0I
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 novembre 2023
Secondo il sindaco, la predominanza di scolari provenienti da famiglie migranti ha un grave impatto sull’insegnamento e sull’intero sistema scolastico. “La predominanza di bambini che non parlano italiano in classe ha fatto sì che l’italiano non sia più la lingua di insegnamento. I bambini italiani sono costretti a vivere in isolamento. Non possiamo più accettarlo”, ha sottolineato Cisintová.
Il sindaco, che è membro del partito di estrema destra anti-immigrazione Lega, ha guadagnato più attenzione quest’estate quando ha pubblicamente minacciato “misure speciali” contro le persone che nuotano con indumenti diversi dal costume da bagno. Questo avvertimento è rivolto principalmente alle donne della comunità musulmana.
Al mare solo in costume da bagno. I sindaci italiani si mobilitano contro l’islamizzazione delle spiagge
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