Le 230 persone sono arrivate venerdì nel sud della Francia dopo essere state soccorse nel Mediterraneo dalla nave di soccorso Ocean Viking mentre cercavano di raggiungere l’Europa. L’Italia rifiuta l’ingresso delle navi nei suoi porti. Lo stesso venerdì sono stati portati in autobus nella città di Gien, sempre in Francia. Questo è il primo passo nel processo che determinerà se hanno o meno il diritto all’asilo in quanto rifugiati.
“Finora hanno tutti chiesto asilo, quindi si incontreranno con le autorità di sicurezza per assicurarsi che non rappresentino un rischio per la sicurezza, e poi si incontreranno con OFPRA (l’ufficio pubblico francese per i rifugiati) per sapere se il loro asilo richiesta è giustificata o meno”, spiega Eric Jalon, capo della migrazione presso il ministero dell’Interno francese.
Tra i passeggeri provenienti da Eritrea, Egitto, Siria, Bangladesh, Pakistan e altri paesi c’erano 57 bambini, secondo il gruppo di soccorso europeo SOS Mediterranee. Il passeggero più giovane è un bambino di 3 anni e con più di 40 anni è un minore non accompagnato.
Il rifiuto dell’Italia di far sbarcare gli Ocean Vikings e le sue politiche migratorie hanno aperto una crisi diplomatica con la Francia, che ha deciso di controllare le sue frontiere interne con il suo vicino meridionale.
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