Sale a 60 il numero dei migranti morti in un incidente in barca vicino all’Italia

Le autorità italiane hanno recuperato 60 corpi e salvato 80 persone dopo che la pericolosa imbarcazione su cui più di 200 persone viaggiavano dalla Turchia per quattro giorni è affondata questa domenica.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha esortato questa domenica gli Stati membri a “raddoppiare gli sforzi” per raggiungere un accordo sulla politica migratoria dell’UE dopo un naufragio al largo della costa meridionale dell’Italia in cui hanno perso la vita almeno 60 migranti, secondo i dati temporaneamente dalla giunta regionale di Crotone.

Nel corso della giornata il tragico conteggio sta aumentando ed è possibile che nelle prossime ore vengano ritrovati altri corpi. Circa 80 sopravvissuti hanno raggiunto la spiaggia di Steccato, comune di Cutro (provincia di Crotone), dove sono stati presidiati dalla squadra di emergenza fin dal mattino. Sulla nave viaggiavano un centinaio di persone, secondo le autorità.

L’agenzia di stampa italiana Ansa ha dettagliato che tra i morti c’erano almeno 20 minorenni, uno dei quali un neonato e una coppia di gemelli. Ha anche riferito che il corpo di una bambina di 9 anni era stato trovato sulla spiaggia dove continuavano ad arrivare i resti di chiatte.

Testimonianze di naufragio

I sopravvissuti hanno spiegato alle autorità italiane che il precario peschereccio su cui si trovavano si è rotto in due e molti dei passeggeri sono naufragati, a causa del mare mosso. Sembra che la barca abbia colpito uno scoglio prima che i migranti potessero chiamare i soccorsi.

Durante i soccorsi, le autorità hanno interrogato i sopravvissuti per conoscere le circostanze dell’incidente e le origini dei migranti, che secondo la stampa locale provenivano per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan.

La crisi dell’immigrazione è di nuovo al centro del dibattito nazionale

Nel frattempo, il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha condannato in un comunicato che “salire a bordo di una nave lunga solo 20 metri con un massimo di 200 persone è un crimine e con cattive previsioni del tempo”.

L’ultimo incidente in barca arriva pochi giorni dopo che il Parlamento ha approvato la nuova e controversa legislazione sul salvataggio degli immigrati promossa dal governo, dominato dall’estrema destra.

Tra l’altro, la normativa obbliga a richiedere la designazione di un porto dopo il primo salvataggio di un gruppo di migranti ea recarsi in quella località senza deviare per trovare un’altra imbarcazione in pericolo. Secondo i critici aumenta il rischio di morte nel Mediterraneo centrale, che è considerato il viaggio più pericoloso al mondo per i migranti.

Inoltre, le ONG hanno ripetutamente criticato il fatto che per mesi le autorità italiane abbiano assegnato porti nell’estremo nord e nel centro Italia, che impiegano fino a quattro e cinque giorni per arrivare, ignorando le loro operazioni nella regione del Mediterraneo centrale, dove la maggior parte di questi tipi delle barche sono state danneggiate.

Numeri

La situazione dell’Italia la rende una delle principali destinazioni per i richiedenti asilo che attraversano il Nord Africa verso l’Europa, e Roma si lamenta da tempo dell’enorme volume di arrivi sul suo territorio.

Secondo il ministero dell’Interno, dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia quasi 14.000 migranti, rispetto ai circa 5.200 dello stesso periodo dello scorso anno e ai 4.200 del 2021.

Tuttavia, le ONG trasportano solo una frazione dei migranti che desiderano raggiungere l’Europa, la maggior parte dei quali viene soccorsa dalla guardia costiera o dalle navi militari. Da parte sua, il governo accusa le Ong di stimolare gli arrivi di migranti e incoraggiare il traffico di esseri umani.

Daniel Jensen

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