Davanti al monumento allo zar Nikolai in via Re Milano a Belgrado si è svolta una “protesta a sostegno del popolo russo”, organizzata da diversi gruppi di destra. La protesta si è conclusa davanti all’Ambasciata della Federazione Russa.
Un gran numero di cittadini si è radunato alla protesta nelle immediate vicinanze della Presidenza serba, così via King Milan, chiusa al traffico, è stata bloccata per un periodo compreso tra 30 e 45 minuti.
La folla riunita ha gridato messaggi di sostegno alla Russia, che giovedì scorso ha iniziato la sua invasione militare dell’Ucraina.
Rappresentanti di organizzazioni di estrema destra – Damnjan Knezevic della Pattuglia popolare e Mladen Obradovic di Obraz – hanno parlato ai manifestanti dal palco.
Dicono che se la Serbia imponesse sanzioni alla Russia dopo le elezioni, il doppio delle persone scenderebbe in piazza rispetto a stasera.
“Putin lo statista più forte e coraggioso del mondo”
Knezevic ha inviato messaggi a CNN, BBC e RTS, “che la russofobia in Serbia è un errore statistico” e che “ogni serbo è un fratello russo”.
“Non importa quanto siamo sotto pressione dalle sanzioni, nel 1992 e nel 2022 dalla Russia, non importa quanto ci attacchino e offrano luce, è tutta una goccia d’acqua per un’anima slava”, ha detto Knezevic, aggiungendo che ” no c’è la Serbia che imporrà sanzioni a Russia e Bielorussia”.
Obradovic ha affermato che “la Russia ha liberato il mondo intero dalla minaccia della Nato” e che oggi “Putin ha mostrato chi è lo statista più forte e coraggioso del mondo”.
L’incontro è iniziato con gli inni nazionali di Serbia e Russia, i cittadini portavano bandiere russe e serbe e gridavano “Russia, Russia”, “Serbia e Russia sono fratelli per sempre”, “Tradimento, tradimento” e “Vucic Shiptar, hai tradito la Serbia”.
I manifestanti si sono poi diretti all’ambasciata russa.
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