Pinocchio a Garrone
Pinocchio accompagna sempre il regista Matteo Garrone. “Da quarantacinque anni, se partiamo dai disegni della mia infanzia che talvolta raffiguravano bambole. Durante il lavoro di preparazione per il film, mi sono imbattuto in una tavola a colori che sembrava uno storyboard colorato di Pinocchio che salta verso una grande casa dal tetto rosso. sunshine Rivederli è stato incredibile: sembrava la fine del mio film.
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Di padre in figlio
Nicola, figlio di Matteo Garrone, è il vero Pinocchio, fonte quotidiana di ispirazione del regista. “Proprio perché era Pinocchio non poteva fare il bambolotto; a un certo punto ho pensato di dargli quel ruolo perché sarebbe stato perfetto. L’ho filmato anche una sera a casa, le sue risate mentre gli facevo il solletico, con il idea di inserirli in una scena del film Finalmente Nico.
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Gioca a Pinocchio
La vera sorpresa del film è Federico Ielapi, otto anni, l’incarnazione di Pinocchio. “Federico è un bambino bionico, l’ho scelto anche per i suoi poteri insoliti. Si è sottoposto senza lamentarsi a quattro ore di trucco quotidiano, ha sostenuto una protesi per tre mesi, ha giocato a giugno nel caldo opprimente. Questa è la sua voce nel film, dato che è bilingue, doppierà anche la versione inglese.
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