Una politica fiscale prudente, una strategia di emissione visionaria, nonché la continuazione dell’attuazione dei cambiamenti strutturali e delle riforme sono le strategie necessarie alla Grecia, nel mezzo delle sfide della pandemia e della sua doppia alta inflazione: la crisi energetica, ha affermato il Ministro delle Finanze. Finanze Christos Staikouras, nella sua dichiarazione al termine della riunione del Consiglio dei 27 ministri delle Finanze degli Stati membri dell’Unione europea (Ecofin).
Nella sua dichiarazione, Staikouras ha fatto riferimento anche alle sfide che riguardano l’intera Unione Europea, in mezzo alla nuova escalation della pandemia, a causa della mutazione di Omicron.
Nel dettaglio, il ministro delle Finanze ha dichiarato:
“Durante i due giorni di lavoro dell’Eurogruppo di ieri e dell’Ecofin di oggi, è stata riconosciuta la forte ripresa e lo sviluppo sostenibile dell’economia europea.
Ciò si basa sul forte pacchetto di sostegno che abbiamo deciso congiuntamente a livello europeo, nonché sul coordinamento delle politiche fiscali e monetarie.
Ma ci sono sfide.
Sfide che devono affrontare le famiglie europee.
Sfide derivanti dalla mutazione “Micron” e dalla crisi sanitaria, ma anche sfide derivanti dall’elevata inflazione.
L’inflazione, durata più a lungo di quanto si pensasse inizialmente, è stata più pronunciata, sfavorevole, inclusa nel bilancio familiare e derivata, almeno per il 50%, dalla crisi energetica.
Di fronte a queste sfide – a livello europeo – continuiamo a sostenere le misure finché necessario fino a quando la crisi non sarà risolta e l’adeguamento fiscale, la stabilità fiscale richiesta, abbiamo deciso di non danneggiare la crescita.
Va da sé che l’accento dovrebbe essere posto sull’investimento in nuove tecnologie e innovazioni.
In questo difficile contesto internazionale, l’economia greca sta andando bene e ha prospettive molto positive.
Ci siamo ripresi con forza, si è ridotta la disoccupazione, si sono evitati i blocchi, si è rafforzato il reddito disponibile dei cittadini, è diminuito il prestito “rosso”, è aumentata la competitività.
E tutto questo è riconosciuto da tutti i partner, da tutte le istituzioni, da tutti i colleghi.
La Grecia, tuttavia, deve affrontare delle sfide.
Occorrono una politica di bilancio prudente, una strategia di emissione prudente e la continua attuazione dei cambiamenti e delle riforme strutturali.
“Affinché il Paese raggiunga, come si è visto, una crescita economica elevata e sostenibile, crei nuovi posti di lavoro ben pagati e rafforzi la coesione sociale”.
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